“Sgomento e cordoglio” per l’ennesima tragedia avvenuta ieri nel mar Mediterraneo sono stati espressi dalle Chiese metodiste e valdesi riunite in questi giorni a Torre Pellice per l’annuale Sinodo.
In un testo approvato all’unanimità i valdesi chiedono e rilanciano “con forza la necessità di istituire corridoi umanitari che permettano un passaggio sicuro alle donne, agli uomini e ai bambini che sono costretti a intraprendere un sofferto viaggio per sfuggire a distruzioni, violenze e persecuzioni che si registrano in ampie aree dell’Africa e del Medio Oriente”.
La costituzione di corridoi umanitari è uno dei pilastri del progetto Mediterranean Hope della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio.
Il progetto è finanziato con i fondi dell’8 per mille alle chiese valdesi e metodiste. A Lampedusa, Mediterranean Hope ha istituito un Osservatorio sulle migrazioni. Riguardo alla tragedia di ieri, gli operatori hanno dichiarato: “Siamo rimasti profondamente segnati da quello che abbiamo vissuto. Ieri sera al molo di Lampedusa non abbiamo visto solo profughi, non abbiamo soccorso semplicemente chi fugge dalle guerre e chiede protezione. Ma abbiamo soccorso madri, figli, fratelli e amici di persone morte in mare, che per tutta la vita, come noi, continueranno a rivivere questi momenti drammatici”.
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