In tutto il 2014, erano stati 41.700. I profughi, provenienti dalla Turchia a bordo di piccole imbarcazioni, sbarcano su quattro isole greche: Lesbos, Chios, Kos e Samos. A questo proposito l'Unhcr lancia l'allarme sulla situazione rifugiati in tre isole greche situate vicino alla Turchia e parla di «caos totale». Alloggi, accesso all'acqua e servizi sanitari sono del tutto inadeguati a Kos, Chios e Lesbos. Quasi tutti i rifugiati sono in fuga dalle guerre in Siria, Iraq e Afghanistan.
A lanciare l'allarme è il Direttore Europeo dell'Unhcr, Vincent Cochetel, che ha ricordato che i paesi partner della Grecia nell'Unione Europea devono fare di più per sollevare il paese dal peso, ma la Grecia deve «guidare e coordinare» le operazioni. Sulla maggior parte delle isole non vi è possibilità di alloggiare queste persone, che non dormono sotto un tetto: «È il caos totale, ha ribadito.
Dopo un paio di giorni i rifugiati vengono trasferiti ad Atene dove non c'è niente ad attenderli». Secondo quanto precisa la nota diffusa a Bruxelles, i siriani e gli afghani rappresentano il 90%. «Il fatto che solo il mese scorso siano arrivati più migranti che in tutto il 2014 sottolinea la necessità per Frontex di assistere la Grecia nell'affrontare questa crisi - sostiene il vice direttore dell'agenzia, Gil Arias Fernandez -
Due mesi fa avevamo chiesto nuovi contributi per rafforzare Poseidon e le nostre operazioni in Ungheria, ma sfortunatamente non abbiamo ancora ricevuto equipaggiamento e guardie di frontiera sufficienti. Chiedo ai Paesi membri di impegnare più mezzi necessari a Frontex per queste operazioni». Sulla stessa linea l’appello lanciato dal premier greco, Alexis Tsipras, per il quale «adesso è il momento di vedere se è l'Ue della solidarietà o l'Ue dove ognuno cerca di proteggere i suoi confini».
Tsipras presiederà oggi una riunione d'emergenza del governo per affrontare la crisi dei migranti, situazione resa ancor più grave dai problemi di finanziamento di Atene. L'incontro è stato convocato dopo che il Commissario europeo per le migrazioni e gli affari interni, Dimitris Avramopoulos, ha informato Tsipras che la Grecia sta perdendo più di 500 milioni di euro di finanziamenti dell'Unione europea perché non è riuscita a creare un'agenzia preposta a ricevere e stanziare questi fondi per i progetti di immigrazione e di asilo. Avramopoulos, come riferisce l'edizione online di Kathimerini, ha detto al premier greco che la Grecia riceverà un acconto pari al 4% del finanziamento totale dovuto per un periodo di sei anni.
A questa cifra farà seguito un altro versamento del 3% per coprire le iniziative messe in atto quest'anno. Oggi Tsipras discuterà di questo problema, come pure della recente impennata degli arrivi di rifugiati e di migranti nel Paese, con il vice il ministro per le Politiche per l'immigrazione Tasia Christodoulopoulou e diversi altri membri del governo.
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