L'Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani, Ràad Zeid Al Hussein, ha riferito di un allarmante aumento del numero di arresti, detenzioni e uccisioni in Burundi dall'inizio di settembre.
In una dichiarazione rilasciata a Ginevra, Zeid ha indicato che quasi ogni giorno i corpi senza vita dei detenuti vengono lasciati lungo le strade di alcuni quartieri della capitale Bujumbura. In molti casi, le vittime sembrano essere state uccise da colpi sparati a distanza ravvicinata. I cadaveri spesso mostrano segni di torture e vengono trovati con le mani legate dietro la schiena. Queste morti inspiegabili hanno lo scopo di "instillare una profonda paura tra la popolazione, in particolare nei quartieri noti per il loro sostegno alle forze politiche di opposizione", spiega il rappresentante Onu.
L'Alto commissario riferisce che l'Onu ha registrato 134 omicidi dallo scorso aprile, così come centinaia di arresti e detenzioni arbitrarie, in particolare 704 dall'inizio di settembre. I detenuti vengono solitamente rilasciati dopo pochi giorni, ma a volte alcuni rimangono in carcere per mesi, ha aggiunto Zeid. Il diplomatico infine ha indicato che finora, gli autori di torture e omicidi non sono stati puniti dalla giustizia del paese e ha sottolineato l'importanza della cooperazione, già in corso, con le autorità del Burundi esortandole a combattere contro l'impunità.
L'Alto commissario riferisce che l'Onu ha registrato 134 omicidi dallo scorso aprile, così come centinaia di arresti e detenzioni arbitrarie, in particolare 704 dall'inizio di settembre. I detenuti vengono solitamente rilasciati dopo pochi giorni, ma a volte alcuni rimangono in carcere per mesi, ha aggiunto Zeid. Il diplomatico infine ha indicato che finora, gli autori di torture e omicidi non sono stati puniti dalla giustizia del paese e ha sottolineato l'importanza della cooperazione, già in corso, con le autorità del Burundi esortandole a combattere contro l'impunità.
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