La Gran Bretagna accoglie così pochi rifugiati dalla Siria che potrebbero entrare in un treno della metropolitana. A denunciarlo è il 'Washington Post', sottolineando come dei quattro milioni di siriani che, da quando è scoppiata la guerra nel 2011, hanno lasciato il loro Paese - migliaia dei quali hanno raggiunto l'Europa - il numero di quelli che si sono stabiliti nel Regno Unito potrebbe entrare in un unico treno della metro londinese, con molti posti a sedere che rimarrebbero vuoti.

"C'è uno stato di panico in Gran Bretagna sulla questione della migrazione - ha spiegato Franck Duvell, ricercatore al Centro su migrazione, politica e società dell'Università di Oxford - E viene alimentato da un alto livello di disinformazione".
Anche i termini utilizzati dai leader del Paese non aiutano lo stato d'animo dei cittadini. Cameron, ad esempio, si è riferito ai migranti come ad "uno sciame", mentre il ministro degli Esteri, Philip Hammond, ha messo in allerta dai "predoni" africani che minacciano "il tenore di vita" dell'Europa.
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