Le autorità di Israele hanno rimesso in stato di detenzione amministrativa Mohammed Allan, l’avvocato palestinese scarcerato lo scorso agosto dopo 60 giorni di sciopero della fame, per protestare contro il suo stato di detenzione senza che gli fossero notificati atti d’accusa. “Il suo stato di salute è migliorato” ha precisato un portavoce della polizia, secondo cui Allan è stato arrestato questa mattina all’ospedale di Ashkelon, dove era stato ricoverato in seguito allo sciopero.
Il giovane avvocato è divenuto l’icona della resistenza non violenta contro la controversa pratica della ‘detenzione amministrativa’, che prevede che i prgionieri vengano tenuti in carcere, senza processo e senza accuse formali, per periori di sei mesi rinnovabili all’infinito.
Nei mesi scorsi, la sua determinazione a portare la sua battaglia fino alle estreme conseguenze aveva messo all’angolo il governo israeliano preoccupato dalle conseguenze che la sua morte avrebbe potuto innescare nei Territori palestinesi. Allan era stato finalmente rilasciato dopo ripetuti coma e una sentenza della Corte suprema israeliana.
[AdL]
Nei mesi scorsi, la sua determinazione a portare la sua battaglia fino alle estreme conseguenze aveva messo all’angolo il governo israeliano preoccupato dalle conseguenze che la sua morte avrebbe potuto innescare nei Territori palestinesi. Allan era stato finalmente rilasciato dopo ripetuti coma e una sentenza della Corte suprema israeliana.
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