Berlino - Tornare allo spirito del 1990, l'anno della storica riunificazione delle due Germanie. E' così, secondo la Cancelliera Angela Merkel, che i tedeschi possono aiutare il Paese a far fronte alla sfida odierna di integrare centinaia di migliaia di migranti e rifugiati.
"L'unità della Germania fu naturalmente molto speciale", ha detto Merkel nel suo tradizionale intervento settimanale alla vigilia del 25esimo anniversario della riunificazione, il 3 ottobre. Pur riconoscendo che la gestione dell'attuale ondata di migrazione e la riunificazione rappresentano due cose molto diverse, il cancelliere ha sottolineato che l'integrazione delle persone che stanno fuggendo da guerra e povertà richiede uno sforzo ugualmente importante da tutta la società tedesca. "Quella sensazione generale, quando dobbiamo fronteggiare un compito importante che possiamo raggiungere, quella, credo, ci può ricordare come fare", ha detto Merkel. Il loro ricordo del processo di riunificazione dell'est e ovest della Germania è ciò che ha incoraggiato "molte, molte persone a essere coinvolte oggi... Il loro approccio al loro compito è accompagnato dall'idea che 'vogliamo farcela e possiamo farcela'". La Germania è diventata la principale destinazione per centinaia di migliaia di persone in fuga da guerra e povertà in Medio Oriente e in Africa, che vogliono raggiungere l'Europa. E questo sta costando alla Merkel un calo di popolarità, almeno secondo quanto emerge da un sondaggio pubblicato dal settimanale Der Spiegel.
"L'impegno per i rifugiati le ha portato soltanto della generica simpatia", analizza Der Spiegel nel suo ultimo numero. La Cancelliera conservatrice si ritrova così in quarta posizione di questa inchiesta dello Spiegel, realizzata giorni fa dall'istituto TNS Forschung. Il primo posto va al suo ministro degli Esteri, il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier con il 67%, mentre il 64% si è pronunciato a favore di Merkel, con un calo del 5% rispetto alla precedente inchiesta, a giugno. E' la prima volta di questa legislatura, cominciata nel 2013, che un membro del partito socialdemocratico è in resta nei sondaggi. Il ministro delle Finanze di Merkel, Wolfgang Schaeuble, è secondo, seguito dal presidente della Repubblica federale Joachim Gauck. Gli intervistati erano invitati a dire su quali politici confidavano per l'avvenire.
"L'impegno per i rifugiati le ha portato soltanto della generica simpatia", analizza Der Spiegel nel suo ultimo numero. La Cancelliera conservatrice si ritrova così in quarta posizione di questa inchiesta dello Spiegel, realizzata giorni fa dall'istituto TNS Forschung. Il primo posto va al suo ministro degli Esteri, il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier con il 67%, mentre il 64% si è pronunciato a favore di Merkel, con un calo del 5% rispetto alla precedente inchiesta, a giugno. E' la prima volta di questa legislatura, cominciata nel 2013, che un membro del partito socialdemocratico è in resta nei sondaggi. Il ministro delle Finanze di Merkel, Wolfgang Schaeuble, è secondo, seguito dal presidente della Repubblica federale Joachim Gauck. Gli intervistati erano invitati a dire su quali politici confidavano per l'avvenire.
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