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lunedì 14 settembre 2015

SOS ragazzi di strada. Sono 150 milioni. In Vaticano un summit per trovare soluzioni

Corriere della Sera
E’ sos abbandono di minori. Nel mondo, i ragazzi di strada raggiungono la drammatica soglia dei 150 milioni. 

Proprio per affrontare con concretezza la piaga dell’abbandono e dello sfruttamento, il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti ha organizzato un incontro internazionale in Vaticano che vede riuniti, a partire da domenica 13 settembre, esperti da tutto il mondo. Fino al prossimo 17 settembre, dunque, l’Istituto `Maria Bambina´ di Roma, ospita il simposio internazionale con più di settanta esperti impegnati in prima persona nella lotta alla tratta di donne e bambini.
«Un incontro – spiega il dicastero presieduto dal cardinale Antonio Maria Vegliò – che mira a studiare strategie efficaci per combattere la piaga dei bambini e delle donne di strada e delle loro famiglie, dramma che richiede di affrettare i tempi di intervento sia da parte della Chiesa che dalle istituzioni civili». Il simposio darà modo agli esperti di confrontarsi sull’attualità dei problemi che riguardano donne e bambini di strada.Nel corso del Simposio, i relatori si confronteranno sulla tratta di esseri umani con particolare attenzione al fenomeno dei bambini e delle donne di strada nelle realtà dei diversi Paesi del mondo, anche alla luce dell’esortazione apostolica `Evangelii Gaudium´ di papa Francesco. Giovedì mattina, Vegliò e i partecipanti al simposio saranno ricevuti in udienza speciale dal Papa.

Secondo le stime, nel mondo sono 5,5 milioni i minori vittime di lavoro forzato o tratta ai fini di sfruttamento sessuale e lavorativo, su un totale di 20,9 milioni di persone coinvolte; dati che nascondono una realtà sommersa non calcolata nei dati ufficiali. A livello mondiale si stima che, tra abbandonati e non, sono circa 150 milioni di bambini che fanno della strada la propria casa, il 40% di loro è senza dimora mentre, il restante 60%, lavora per le strade per sostenere la famiglia. Il numero più alto di abbandono minorile si conta in Paesi come l’America Latina e l’Africa centrale anche se, questa realtà, raggiunge cifre elevate anche in molti Paesi dell’Europa orientale.

“Nascere in un posto o in un altro del mondo – ha sottolineato il cardinale Antonio Maria Vegliò in un suo intervento sull’Osservatore Romano – non è una colpa né un merito. Una vita dignitosa deve essere garantita a tutti, in modo particolare alle fasce più vulnerabili come donne e bambini. Un solo bambino maltrattato o una sola donna sfruttata è un abuso da parte della società”.

Dati alla mano, il capo del dicastero vaticano che si occupa di migranti, nel suo intervento sul quotidiano d’Oltretevere ricorda che secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), “sono circa 21 milioni le persone vittime di lavori forzati nel mondo. Di queste, 11,4 milioni sono donne e 4,5 milioni di loro sono sfruttate sessualmente. Solo in Italia si contano, sempre secondo l’Oil, tra 50 e 70 mila vittime di traffico di esseri umani, soprattutto ai fini sessuali. Parlando, invece, di bambini di strada, sempre secondo le stime, si raggiunge la soglia dei 150 milioni”.


Da qui l’appello del porporato: “Sfruttati, abusati e trafficati, i più deboli perdono tutto e la Chiesa non può restare a guardare in silenzio. La Chiesa è impegnata costantemente per offrire aiuto e protezione ai più deboli e per combattere questo genere di soprusi. La Chiesa deve farsi garante della tutela dei diritti umani, proponendo una valida alternativa alla strada; deve spendersi totalmente per soccorrere quel Gesù umiliato e abbandonato che nessuno si ferma ad aiutare”,

Monica Ricci Sargentini

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