Quaranta i corpi recuperati sul litorale fra Tripoli e Khoms; altri trenta sarebbero i dispersi in seguito al naufragio
Roma - Una nuova tragedia dei migranti nel Mediterraneo, stavolta sulle coste della Libia. I corpi senza vita di 40 persone sono stati ritrovati sulla battiglia delle spiagge di Zliten, una città a est della capitale Tripoli. La croce rossa libica ha detto che i corpi erano sparsi a distanza sulla costa tra Tripoli e Khoms. Secondo Mohamed al-Masrati, portavoce dell'organizzazione umanitaria, nella maggior parte si tratterebbe di migranti provenienti da paesi dell'area subsahariana. La stessa fonte ha riferito che le autorità marittime sono
alla ricerca di altri trenta profughi che sarebbero dispersi in mare in seguito al naufragio del barcone che li trasportava. La Libia resta la base operativa delle maggiori organizzazioni criminali del traffico di esseri umani, aumentato a dismisura dopo il caos seguito alla caduta di Gheddafi.
alla ricerca di altri trenta profughi che sarebbero dispersi in mare in seguito al naufragio del barcone che li trasportava. La Libia resta la base operativa delle maggiori organizzazioni criminali del traffico di esseri umani, aumentato a dismisura dopo il caos seguito alla caduta di Gheddafi.
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