Incontro commovente tra Ban Ki-moon e i piccoli profughi ospitati nella comunità di Sant'Egidio di Roma. Il segretario generale dell'Onu che ha ricordato il suo passato di bambino in fuga dalle guerre:
"Quando avevo 6 anni, 65 anni fa, ero come uno di voi", ha raccontato ai bambini presenti nel palazzo Leopardi, dove oltre ad ospitare un centinaio di profughi vi è un asilo frequentato da 110 bambini di famiglie rifugiate.
"C'era una guerra terribile in Corea nel 1950", ha rievocato Ban, "il mio villaggio fu bombardato e distrutto e io non sapevo nulla della guerra ma dovetti fuggire con la mia famiglia. Sapevo solo che avevo le scarpe infangate, avevo fame ed ero povero e non c'era più la scuola" ha continuato Ban Ki-moon ringraziando "l'Onu che ci salvò".
Ringraziando quanti lavorano per la comunità di Sant'Egidio, Ban Ki-moon, applaudito dai piccoli ospiti, si è detto emozionato ammettendo di "non aver mai vissuto un momento così commovente come questa mattina".
Il segretario generale dell'Onu si è detto inoltre "preoccupato principalmente della condizione di vita delle donne e dei bambini nei campi profughi nel mondo" e ha ribadito "occorre garantire nei campi dignità umana e protezione alle donne e ai bambini". Ha poi ricordato tutte le vittime di questa migrazione globale: "Il Mediterraneo era un mare di pace ora è un mare di lacrime"
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