Denunciata la detenzione sistematica dei profughi, anche bambini, in condizioni degradanti
L’Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Zeid Ra’ad Al Hussein, ha denunciato mercoledì la "detenzione sistematica" in "condizioni degradanti" dei migranti, anche bambini, in Repubblica Ceca. È il solo fra i paesi di transito che impone in maniera regolare dei periodi di fermo dai 40 ai 90 giorni.
"Il diritto internazionale è chiaro: la detenzione per immigrazione deve essere solo una misura di ultima ratio, e se imposta a bambini e ai loro genitori costituisce una violazione", ha precisato Al Hussein, che interviene per la prima volta in modo così severo e critico contro un Governo.
In particolare il commissario ha citato il centro di Bela-Jevoza, 80 chilometri a nord di Praga, descritto dallo stesso ministro della giustizia del paese, Robert Pelikan, come "peggio di una prigione" e nel quale la mediatrice ceca Anna Sabatova ha contato centinaia di minori detenuti, secondo un rapporto diffuso il 13 ottobre.
"Il diritto internazionale è chiaro: la detenzione per immigrazione deve essere solo una misura di ultima ratio, e se imposta a bambini e ai loro genitori costituisce una violazione", ha precisato Al Hussein, che interviene per la prima volta in modo così severo e critico contro un Governo.
In particolare il commissario ha citato il centro di Bela-Jevoza, 80 chilometri a nord di Praga, descritto dallo stesso ministro della giustizia del paese, Robert Pelikan, come "peggio di una prigione" e nel quale la mediatrice ceca Anna Sabatova ha contato centinaia di minori detenuti, secondo un rapporto diffuso il 13 ottobre.
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