Tre ricorsi potrebbero portare la corte costituzionale dello Zimbabwe ad abolire la pena di morte nel paese. A presentarli di fronte ai giudici sono stati altrettanti gruppi di detenuti in attesa di esecuzione, tramite l’organizzazione locale per i diritti umani Veritas.
Secondo i rappresentanti legali dei prigionieri, infatti, la pena di morte non è coerente con la costituzione nazionale che afferma il diritto alla vita di tutti i cittadini e li protegge da “punizioni degradanti” per la dignità umana. In passato, anche l’attuale vicepresidente del paese, Emmerson Mnangagwa - sfuggito all’esecuzione durante l’epoca coloniale solo in quanto minorenne al momento del reato - si era pronunciato contro la pena capitale.
Oltre che contro la pena di morte, Veritas ha depositato davanti alla corte costituzionale anche ricorsi contro la possibilità di essere condannati all’ergastolo: in questo caso, a violare la dignità umana dei prigionieri, sostengono gli avvocati, è l’impossibilità di ottenere un rilascio anticipato o qualsiasi misura alternativa al carcere.
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Oltre che contro la pena di morte, Veritas ha depositato davanti alla corte costituzionale anche ricorsi contro la possibilità di essere condannati all’ergastolo: in questo caso, a violare la dignità umana dei prigionieri, sostengono gli avvocati, è l’impossibilità di ottenere un rilascio anticipato o qualsiasi misura alternativa al carcere.
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