"A coloro che incolpano i rifugiati per gli attacchi di Parigi di questa notte. Non capite che è proprio da quelle persone che i rifugiati cercano di scappare".
Solo un tweet che ha già oltre 76mila condivisioni. Le parole di questo studente dell'Imperial College di Londra, all'indomani della tragica notte di Parigi stanno facendo il giro del mondo.
Un altro modo di leggere la strage avvenuta nella capitale francese e per impedire si scateni l'odio contro i rifugiati, persone che tentano appunto di fuggire dalla violenza, la paura, il clima di terrore che imperversa nei loro Paesi di provenienza. Il bilancio delle vittime della guerra in Siria, solo per citarne uno, ha superato i 250 mila morti, di cui 30 mila bambini.
Un altro modo di leggere la strage avvenuta nella capitale francese e per impedire si scateni l'odio contro i rifugiati, persone che tentano appunto di fuggire dalla violenza, la paura, il clima di terrore che imperversa nei loro Paesi di provenienza. Il bilancio delle vittime della guerra in Siria, solo per citarne uno, ha superato i 250 mila morti, di cui 30 mila bambini.
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