215 mila minorenni hanno cercato asilo in Ue. Lanciata petizione
La crisi dei rifugiati e migranti in Europa è una crisi che colpisce drammaticamente i bambini: da gennaio più di 215.000 minorenni - 700 al giorno - hanno cercato asilo nell'Unione europea e circa 700 bambini sono morti nel 2015 attraversando il Mediterraneo.
Le stime sono di Unicef Italia, che lancia una petizione per i diritti dei bambini in pericolo. "Dall'inizio del 2014 - afferma il presidente di Unicef Italia, Giacomo Guerrera - circa 30 milioni di bambini hanno lasciato le proprie case a causa di guerre, violenza e persecuzioni. Più di 2 milioni di bambini rifugiati hanno trovato riparo in Egitto, Iraq, Giordania, Libano e Turchia.
In Iraq, 1,3 milioni di bambini sono sfollati, 2,3 mln nello Yemen dove ne sono stati uccisi 573 negli ultimi 6 mesi. In Sud Sudan più di 1 milione di bambini sono sfollati a causa del conflitto. In Nigeria, Camerun, Niger e Chad, 1,4 milioni di bambini sono stati costretti a lasciare il loro paese a causa del gruppo armato di Boko Haram. Questi bimbi, come i nostri figli, hanno diritto a crescere sani, a giocare, ad andare a scuola, ad avere un futuro". Per difendere i diritti di questi bambini, Unicef Italia lancia la petizione "Indigniamoci!", che è possibile firmare sul sito dell'organizzazione. La petizione viene lanciata in occasione della celebrazione della Giornata Internazionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, il prossimo 20 novembre e rilancia la campagna "Bambini in pericolo" che proseguirà fino a Natale. L'obiettivo dell'Unicef Italia è richiamare l'attenzione sul dramma dei bambini e adolescenti esposti a ogni pericolo ogni giorno, minacciati da guerre e malattie, malnutriti e derubati dell'infanzia.
E tutti i bambini migranti, profughi e rifugiati sono prima di tutto bambini in pericolo. Nella petizione, l'Unicef chiede al Governo italiano di garantire per questi bambini e adolescenti migranti e rifugiati: il rispetto del superiore interesse e dell'ascolto dei bambini e degli adolescenti quando vengono prese delle decisioni che li riguardano; strutture di accoglienza a misura di bambino e bambina e accesso ai servizi, alle cure mediche e all'istruzione, senza alcuna discriminazione; protezione da violenze, abusi e sfruttamento; certezza che nessun bambino e adolescente sia detenuto a causa del suo status legale o di quello dei sui genitori; l'unità familiare; viaggi sicuri e visti umanitari per i bambini e le proprie famiglie; l'intensificazione delle operazioni di ricerca e salvataggio; maggiori fondi per i bambini migranti e rifugiati in Europa; un impegno per affrontare le cause alla radice dell'enorme movimento di bambini migranti e rifugiati, intervenendo nei paesi d'origine. A Natale la petizione sarà presentata con le firme raccolte al presidente del Consiglio Matteo Renzi, "perché il giorno di Natale possa essere per questi bambini l'inizio di un futuro libero dalla paura, dalla fame, dal freddo e dalle malattie"
In Iraq, 1,3 milioni di bambini sono sfollati, 2,3 mln nello Yemen dove ne sono stati uccisi 573 negli ultimi 6 mesi. In Sud Sudan più di 1 milione di bambini sono sfollati a causa del conflitto. In Nigeria, Camerun, Niger e Chad, 1,4 milioni di bambini sono stati costretti a lasciare il loro paese a causa del gruppo armato di Boko Haram. Questi bimbi, come i nostri figli, hanno diritto a crescere sani, a giocare, ad andare a scuola, ad avere un futuro". Per difendere i diritti di questi bambini, Unicef Italia lancia la petizione "Indigniamoci!", che è possibile firmare sul sito dell'organizzazione. La petizione viene lanciata in occasione della celebrazione della Giornata Internazionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, il prossimo 20 novembre e rilancia la campagna "Bambini in pericolo" che proseguirà fino a Natale. L'obiettivo dell'Unicef Italia è richiamare l'attenzione sul dramma dei bambini e adolescenti esposti a ogni pericolo ogni giorno, minacciati da guerre e malattie, malnutriti e derubati dell'infanzia.
E tutti i bambini migranti, profughi e rifugiati sono prima di tutto bambini in pericolo. Nella petizione, l'Unicef chiede al Governo italiano di garantire per questi bambini e adolescenti migranti e rifugiati: il rispetto del superiore interesse e dell'ascolto dei bambini e degli adolescenti quando vengono prese delle decisioni che li riguardano; strutture di accoglienza a misura di bambino e bambina e accesso ai servizi, alle cure mediche e all'istruzione, senza alcuna discriminazione; protezione da violenze, abusi e sfruttamento; certezza che nessun bambino e adolescente sia detenuto a causa del suo status legale o di quello dei sui genitori; l'unità familiare; viaggi sicuri e visti umanitari per i bambini e le proprie famiglie; l'intensificazione delle operazioni di ricerca e salvataggio; maggiori fondi per i bambini migranti e rifugiati in Europa; un impegno per affrontare le cause alla radice dell'enorme movimento di bambini migranti e rifugiati, intervenendo nei paesi d'origine. A Natale la petizione sarà presentata con le firme raccolte al presidente del Consiglio Matteo Renzi, "perché il giorno di Natale possa essere per questi bambini l'inizio di un futuro libero dalla paura, dalla fame, dal freddo e dalle malattie"
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