Dopo Figi, Madagascar e Suriname, la Mongolia è quindi il quarto paese ad aver abolito la pena di morte nel 2015 e il 102esimo in totale.
L’ultima esecuzione in Mongolia ha avuto luogo nel 2008. Due anni dopo, il presidente Tsakhiagiin Elbegdorj commutò tutte le condanne, annunciò una moratoria sulle esecuzioni e ratificò un trattato internazionale per l’abolizione della pena di morte.
Il presidente Tsakhiagiin Elbegdorj ha più volte affermato che la pena capitale è una violazione del diritto alla vita, che le esecuzioni non hanno alcun effetto deterrente e che il rischio di errori è inevitabile in qualsiasi sistema giudiziario. Da qui la decisione di abolirla.
Il presidente Tsakhiagiin Elbegdorj ha più volte affermato che la pena capitale è una violazione del diritto alla vita, che le esecuzioni non hanno alcun effetto deterrente e che il rischio di errori è inevitabile in qualsiasi sistema giudiziario. Da qui la decisione di abolirla.
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