Sono oltre 52 i prigionieri politici birmani rilasciati oggi nell'ambito di un'amnistia concessa dalle autorità a 101 prigionieri, di cui molti criminali comuni. Lo specifica l'Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici (Aapp), che dalla Tailandia monitora da anni le condizioni dei detenuti di coscienza in Birmania. Dal 2011, quando è iniziato il processo di riforme del governo Thein Sein, sono 1.300 i prigionieri politici rilasciati in Birmania.
Secondo l'Aapp, nelle carceri ci sono ancora un'ottantina di detenuti di coscienza, mentre altri 408 sono in attesa del processo. A fine mese, il nuovo Parlamento birmano si riunirà per iniziare le procedure per l'elezione del prossimo presidente, che entrerà in carica a marzo. Le elezioni dello scorso novembre hanno visto un trionfo per la "Lega nazionale per la democrazia" di Aung San Suu Kyi, che pur non potendo diventare presidente perché glielo vieta la Costituzione, ha i numeri per eleggere a capo dello stato un rappresentante del suo partito.
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