Gli elvetici minimizzano: ‘Norma in vigore dal 1992’
Bruxelles (Svizzera) - Mentre nel resto dell'Europa suscita clamore il dibattito, al Parlamento danese, sulla confisca dei beni dei migranti, si scopre che una misura analoga, con la cavillosità e la mentalità contabile che la contraddistingue, la Svizzera la adotta da diversi anni. Lo si è saputo ieri sera, grazie alla trasmissione 10x10, della TV pubblica in lingua tedesca.

"In Svizzera è una prassi in vigore dal 1992", spiega a Repubblica Salvatore Pitta', coordinatore elvetico della rete internazionale Welcome to Europe, che assiste migranti e rifugiati in 35 Paesi, informandoli dei loro diritti. "Noi, a partire dal '98 abbiamo condotto una campagna contro questa legge, adottata dal Parlamento svizzero,senza grande discussione", aggiunge Pitta'.
Come mai il caso danese sta suscitando un putiferio, mentre Svizzera sono quasi 25 anni che va avanti una pratica del genere? "Direi perché, negli ultimi due anni, finalmente chi si prende cura dei profughi viene ascoltato molto più di prima".
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