Nuova tragedia del mare, stavolta non nelle acque europee bensì di fronte alle coste della regione autonoma del Somaliland, a Nord della Somalia, nel Corno d’Africa: 112 i migranti morti nel naufragio di un’imbarcazione affondata venerdì scorso.
Secondo quanto riferito, in queste ore, dalle autorità sanitarie locali intervenute nelle operazioni di soccorso, sono 75 i migranti tratti in salvo – per lo più di nazionalità eritrea e somala – e 112, appunto, i corpi rinvenuti sulla costa.
Un’altra rotta dell’immigrazione: dal Corno d’Africa al Golfo Persico
Ogni anno migliaia di persone muoiono al largo di questa parte di Africa, dalla quale fuggono a causa delle guerre e delle tragiche condizioni economiche in cui versano i Paesi della penisola somala. I migranti tentano, dunque, di attraversare il mare e di approdare nello Yemen, da cui sperano di raggiungere i ricchi Paesi del Golfo Persico. (R.B.)
Un’altra rotta dell’immigrazione: dal Corno d’Africa al Golfo Persico
Ogni anno migliaia di persone muoiono al largo di questa parte di Africa, dalla quale fuggono a causa delle guerre e delle tragiche condizioni economiche in cui versano i Paesi della penisola somala. I migranti tentano, dunque, di attraversare il mare e di approdare nello Yemen, da cui sperano di raggiungere i ricchi Paesi del Golfo Persico. (R.B.)
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