Ankara - Secondo la Fondazione turca per i diritti umani sarebbero 162 i civili morti, dallo scorso agosto, coinvolti negli scontri tra le forze di sicurezza e i militanti del movimento fuorilegge Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), nei distretti sudorientali della Turchia.
Come riporta il quotidiano “Hyrriet”, il gruppo a difesa dei diritti umani denuncia che al 9 gennaio 2016, tra le vittime, ci sono anche 32 bambini, 29 donne e 24 anziani provenienti dalle province dove le autorità hanno imposto il coprifuoco di 24 ore a causa degli scontri con i miliziani curdi.
Le forze di sicurezza hanno lanciato operazioni su larga scala nelle zone in cui i militanti hanno montato le proprie barricate, scavato trincee e disposto esplosivi per tenere lontano le autorità. L’esercito turco ha detto che sono 307 i militanti uccisi nelle operazioni in corso nella Turchia sudorientale dal 15 dicembre scorso.
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