Necessario rafforzare in ogni fase sistema sociale di protezione
Roma - Cambia la composizione demografica del popolo dei migranti. Per la prima volta dall'inizio della crisi in Europa i bambini e le donne in movimento sono in numero maggiore rispetto agli adulti maschi. Lo rende noto l'Unicef.
I bambini e le donne adesso costituiscono il 60% dei rifugiati e dei migranti che superano i confini dalla Grecia verso l'ex repubblica jugoslava di Macedonia. I bambini sono il 36% di quanti affrontano i drammatici viaggi via mare tra la Grecia e la Turchia.
Le conseguenze di questa situazione sono estremamente preoccupanti, per questo il sistema sociale di protezione e quello sanitario devono essere rafforzati in ogni fase della migrazione per evitare che i bambini e le donne vengano sfruttati, spiega l'Unicef in prima linea a difendere i bambini che vivono o viaggiano senza famiglia, particolarmente esposti a rischio di abusi e sfruttamento da parte di trafficanti di minori.
L'urgenza è diventata prioritaria, alla luce della notizia diffusa in queste ore secondo cui 10mila bambini sono scomparsi nel nulla in Europa. Tutti migranti o rifugiati minorenni che hanno varcato, non accompagnati, i confini dell'Unione tra il 2014 e il 2015. Secondo Europol, l'agenzia di polizia europea che ha diffuso i dati, potrebbero essere finiti nelle mani di trafficanti e sfruttator
Le conseguenze di questa situazione sono estremamente preoccupanti, per questo il sistema sociale di protezione e quello sanitario devono essere rafforzati in ogni fase della migrazione per evitare che i bambini e le donne vengano sfruttati, spiega l'Unicef in prima linea a difendere i bambini che vivono o viaggiano senza famiglia, particolarmente esposti a rischio di abusi e sfruttamento da parte di trafficanti di minori.
L'urgenza è diventata prioritaria, alla luce della notizia diffusa in queste ore secondo cui 10mila bambini sono scomparsi nel nulla in Europa. Tutti migranti o rifugiati minorenni che hanno varcato, non accompagnati, i confini dell'Unione tra il 2014 e il 2015. Secondo Europol, l'agenzia di polizia europea che ha diffuso i dati, potrebbero essere finiti nelle mani di trafficanti e sfruttator
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