Migliorate le condizioni metereologiche, ripartono i flussi migratori dalla Libia. Otto gommoni con quasi mille persone a bordo sono stati intercettati nella notte tra lunedì e martedì. Tutti in salvo a bordo -
Dopo giorni di mare grosso e vento di maestrale, i flussi migratori attraverso il mar Mediterraneo si erano fermati. Ora, appena le condizioni metereologiche lo hanno permesso, sono partiti in massa.
Nella notte tra lunedì e martedì, otto gommoni, lunghi una decina di metri, con circa mille persone a bordo hanno preso il largo dalle coste della Libia e sono stati salvati dalla missione europea EuNavFor Med e quella italiana Mare Sicuro.
E' l'operazione di salvataggio più grande del 2016. Sette dei gommoni sono stati individuati dai mezzi aerei della missione Ue e uno dalla Grecale in servizio per Mare Sicuro.
Il ricognitore lussemburghese Seagull, partito da Sigonella per battere le acque internazionali da Zuarah a Garaboulli, ha visto i primi due degli otto maxi-canotti, sparsi nel raggio di una ventina di miglia, poco fuori della acque territoriali, tra 15 e 20 miglia dalla costa. La segnalazione è arrivata alla portaerei Cavour, piazzata ad una sessantina di miglia dalla costa al centro del grande triangolo che ha l'apice a Lampedusa e la base lungo la costa della Tripolitania.
A recuperare circa un terzo dei 953 disperati ripescati oggi, le fregate Vega e Grecale per Mare Sicuro, 615 invece sono stati imbarcati dalle navi di 'Sophia', il cacciatorpediniere britannico 'Enterprise' e la corvetta tedesca 'Frankfurter'. Alla fine sono stati radunati tutti sulla 'Frankfurter' e inviati verso il primo porto sicuro, sulla costa italiana. Gli immigrati provenivano per lo più da Costa d'Avorio, Mali, Gambia e Nigeria.
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