Il 24 marzo 2016 il T.A.R. del Lazio ha accolto la sospensione degli ordini di allontanamento di cinque famiglie Rom dal Centro di Raccolta di Via Salaria 971 richiesta dall’Avv. Simonetta Crisci. Nel merito, il provvedimento con il quale Roma Capitale aveva intimato di lasciare la struttura entro domani 28 marzo 2016, giorno di pasquetta, verrà discusso nella seduta del Tribunale fissata per il 20 aprile.
Centro di Raccolta di Via Salaria 971 |
La lotta dei Rom che si sono opposti alla decisione del Comune senza fornire alcuna soluzione alloggiativa alternativa, come previsto invece dalle normative italiane ed europee, inizia ad avere i primi successi.
Le 35 famiglie si oppongono al provvedimento ed iniziano una lotta in difesa della vita. A loro si uniscono tutti gli uomini, gli anziani, i disabili, le donne ed i bambini presenti nella struttura.
Il 25 marzo 2016 la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo aveva accolto un altro ricorso presentato da una donna Rom disabile e da sua figlia, entrambi residenti nella Casa della Solidarietà di Via Salaria.
Era il 9 marzo 2016 quando agli ospiti della struttura viene notificato un ordine di allontanamento (protocollo n. QE/18767) firmato dal Direttore delle Politiche Sociali di Roma Capitale Antonino De Cinti. Le famiglie devono allontanarsi e “lasciare liberi gli spazi assegnati, liberi da cose e persone entro e non oltre la data del 28 marzo 2016”.
Il documento ricorda che le famiglie sono state accolte nella struttura il 27 novembre 2000 ed in “considerazione del carattere di temporaneità dell’accoglienza e del tempo di permanenza” vengono formalmente dimesse.
Le 35 famiglie si oppongono al provvedimento ed iniziano una lotta in difesa della vita. A loro si uniscono tutti gli uomini, gli anziani, i disabili, le donne ed i bambini presenti nella struttura.
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