"Gli animali muoiono prima" è un ritornello comune da molti etiopi che vivono in Tigray e Afar, due stati del nord, mentre il paese vive la peggiore siccità degli ultimi decenni. La produzione di vegetali in queste regioni è scesa del 50%.
Centinaia di migliaia di animali domestici dalle rivelazione eseguite risulta che siano morti.
Etiopia - Livelli di insicurezza alimentare - Gennaio-Marzo 2016 |
Coloro che lavorano per le ONG sottolineano che la fame si intensificherà a partire da aprile perché le scorte che le persone avevano si stanno per esaurire e quello che si può raccogliere non è insufficiente.
A differenza del 1983, quando le politiche del governo brutale hanno aumentato il numero di morti, gli attuali governanti dell'Etiopia stanno cercando di mitigare l'impatto della crisi.
E' presente anche una riserva alimentare nazionale ed è stata realizzata una nuova linea ferroviaria che potrà portare rifornimenti a Gibuti e sulla costa del Corno d'Africa.
Ma la capacità del paese di trovare aiuto al suo interno potrebbe presto raggiungere il suo limite. Le stime del numero di persone colpite dalla siccità sono raddoppiati tra giugno e ottobre nel 2015 raggiungendo il numero di 8,2 milioni e raggiungeranno presto i 10 milioni su una popolazione di 100 milioni di abitanti.
Si stima che sono necessari 1,4 miliardi di dollari per contrastare l'impatto della siccità e solo la metà di questa somma è stata finanziata. Ulteriori preoccupazioni derivano dalla possibilità che El Niño influirà anche sulla prossima stagione delle piogge in Etiopia. L'ONU calcola che in questa eventualità la crisi alimentare potrebbe coinvolgere 15 milioni di etiopi e il punto di maggiore intensità della crisi potrebbe svilupparsi entro la metà del 2016.
ES
Fonte: The Economist
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