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sabato 12 marzo 2016

Sud Sudan - ONU: gravi violazioni dei diritti umani. Stupro parte integrante del salario delle milizie

Il Manifesto
Nazioni unite. L'Alto commissariato per i diritti dell'uomo diffonde un rapporto raccapricciante sugli effetti della guerra civile che insanguina lo "stato più giovane del mondo". 

La licenza di stuprare e di uccidere fa parte del salario assegnato ai miliziani fedeli al governo di Juba. Un quadro raccapricciante di abusi e un duro atto d'accusa rivolto al governo di Juba. Sono questi i contenuti salienti del rapporto sulla situazione nel Sud Sudan stilato dall'Alto commissariato Onu per i diritti dell'uomo e reso pubblico ieri.

Lo "stato più giovane del mondo" era stato salutato da squilli di giubilo dalla comunità internazionale, nel luglio 2011, nella speranza forse di far terra bruciata intorno al presidente sudanese Omar Hasan Ahmad al-Bashir, su cui pende ancora un mandato d'arresto della Corte penale internazionale per "crimini contro l'umanità" relativo ai massacri commessi in Darfur. 

Vista dall'alto di una distribuzione di aiuti in Sud Sudan
Oggi si fanno invece i conti con gli effetti disastrosi del conflitto divampato nel dicembre 2013 all'interno del Sud Sudan tra l'esercito fedele al presidente Salva Kiir e le milizie ribelli guidate dal suo ex vice, Riek Machar, trasformatosi in principale oppositore. 
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La portavoce dell'Alto commissariato Cécille Pouilly non usa giri di parole: "Abbiamo assistito a esecuzioni sommarie e omicidi anche di ragazzini, persone disabili bruciate vive, gente asfissiata nei container, appesa agli alberi, fatta a pezzi... purtroppo la litania delle atrocità non ha fine in Sud Sudan". 

Dove l'opposizione si è militarmente indebolita e le forze governative non esitano a forzare i termini degli accordi pur di riguadagnare il controllo su città e regioni in cui lo aveva perso, non esitando a vendicarsi sui civili. 
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Il rapporto sottolinea poi con particolare sgomento le brutalità di cui sono spesso vittime le donne, dal momento che per i gruppi armati alleati con il governo centrale la licenza di stuprare e uccidere le loro vittime è parte integrante del salario che gli viene riconosciuto.

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