Istanbul - Nuove pesanti accuse alla Turchia sul trattamento dei rifugiati siriani. Dopo la denuncia di Amnesty International - seccamente respinta da Ankara - di aver rimpatriato con la forza migliaia di siriani in zone di conflitto, adesso Human Rights Watch accusa l'esercito turco al confine di aver impedito l'ingresso a centinaia di persone in fuga dal Daesh, sparandogli contro per farli allontanare.
Profughi siriani che sfondano il confine Turco |
Nelle ultime 48 ore, calcola Hrw, sono almeno 30 mila i nuovi sfollati a causa dei combattimenti tra Isis e gruppi dell'opposizione siriana a nord di Aleppo.
"Il confine turco resta fermamente chiuso, ad un anno da quando le autorità hanno iniziato a respingere tutti tranne i feriti siriani più gravi", sostiene l'ong. "Il mondo intero parla di combattere Daesh, ma ancora quelli più a rischio di diventare vittime di terribili abusi sono intrappolati dal lato sbagliato di un muro di cemento - accusa Gerry Simpson, ricercatore sui rifugiati per Hrw -.
Il confine chiuso della Turchia sta costringendo uomini, donne e bambini siriani a scavare trincee e nascondersi per sfuggire agli orrori della guerra. Il tentativo della Turchia di creare una cosiddetta safe zone è una terribile beffa per i civili che si nascondono sottoterra disperati per scappare dalla Siria".
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