Diciassette detenuti sono stati eseguiti tra il 26 e il 27 maggio in due differenti carceri di Karaj, città a ovest di Teheran. Lo ha denunciato Iran Human Rights (Ihr), un'Ong che si batte contro la pena di morte nella Repubblica islamica, citando fonti locali.
Secondo l'organizzazione, sei prigionieri sono stati impiccati ieri mattina nella prigione Gehzelhesar.
Erano tutti accusati di narcotraffico. Altri 11 detenuti sono stati eseguiti il 26 maggio nel carcere Rajaishahr. Dieci di loro erano stati condannati per omicidio e uno per stupro. Tra gli 11, secondo Ihr, figurerebbe anche un giovane che era minorenne quando gli è stata inflitta la condanna a morte. "Malgrado il ritmo allarmante delle esecuzioni (in Iran, ndr), la comunità internazionale non ha ancora mostrato alcuna reazione. Invitiamo l'Onu, l'Ue e tutti i Paesi che hanno relazioni diplomatiche con l'Iran a condannare queste esecuzioni e a chiedere un'immediata moratoria sulla pena di morte in Iran", ha commentato il fondatore e portavoce di Ihr, Mahmood Amiry-Moghaddam.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.