L'Australia non fa arrivare i migranti sul suo territorio ma li intercetta e li chiude nei centri di Manus Island e Nauru nelle isole di Papua Nuova Guinea.
Le condizioni in questi centri sono disastrose e in aperta violazione dei diritti umani.
Richiedenti asilo in Australia "detenuti" nel campo di Manus Island - PNG |
I richiedenti asilo e rifugiati che sono costretti a stare in queste strutture stanno mettendo sono in scena forti proteste con uno sciopero della fame di massa avvenuto nel mese di gennaio 2016.
Il centro in PNG è ritenuto incostituzionale dalla Corte Suprema del paese, questo sta spingendo il primo ministro, Peter O'Neill, a chiedere un voto del parlamento per chiuderlo.
Tuttavia le autorità australiane hanno detto che questo provvedimento potrebbe richiedere dei tempi lunghi e hanno ripetuto che i rifugiati ei richiedenti asilo non potranno mai andare in Australia.
Un richiedente asilo, Behrouz Boochani, ha dichiarato di essere determinato ad avere il rispetto dei diritti umani verso l'Australia che lo ha esiliato con la forza in un luogo che descrive come un inferno.
Si stima che circa 200 - 250 persone hanno preso parte alla protesta.
La protesta è iniziata nel "compound" Delta, dove sono alloggiate le persone che sono già riconosciute come rifugiati e si è diffusa agli altri "compound" del campo.
Inoltre i rifugiati che possono uscire hanno paura di uscire nel centro di Manus perché nella città la loro sicurezza è a rischio.
ES
Fonte: RNZ
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