L'avvocato del condannato ha provato come la giuria di allora fu selezionata con criteri razzisti: lo Stato della Georgia scartò "senza ragione alcuna" quattro candidati afroamericani che si presentarono come volontari
La Corte suprema degli Stati Uniti ha annullato la condanna a morte in Georgia di un afroamericano perché la giuria del tribunale che lo ha condannato era composta di soli bianchi.
Gli otto giudici hanno deciso, 7 voti a favore e uno contrario, di accogliere la richiesta dei legali di Timothy Tyrone Foster, accusato di aver ucciso una donna bianca di 79 anni durante un furto in casa avvenuto nel 1986.
Foster fu condannato da 12 giurati bianchi e il suo avvocato ha provato come la giuria di allora fu selezionata con criteri razzisti dal momento che lo Stato della Georgia scartò "senza ragione alcuna" quattro candidati afroamericani che si presentarono come volontari. La Corte suprema ha fatto riferimento a una legge del 1986 che sottolinea l'importanza di giurie miste per evitare discriminazioni razziali. "I giudici sono stati motivati in una parte importante dalla razza quando hanno deciso di escludere afroamericani dalla giuria popolare", ha scritto John Roberts, giudice capo della Corte suprema. Ora gli avvocati di Foster potranno chiedere un nuovo giudizio. -
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