L'azienda aerea tedesca Lufthansa ha annunciato che dal 18 giugno sospenderà i collegamenti con il paese
Undici persone, tra cui un colombiano e tre minorenni, sono state assassinate da uno squadrone armato a Caracas, capitale del Venezuela. “Le vittime”, ha spiegato la procura generale, “si trovavano a casa loro”, sabato all’alba, “quando hanno visto arrivare un certo numero di uomini armati che le hanno obbligate a uscire in cortile dove hanno sparato loro”.
Intanto la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha annunciato che dal 18 giugno sospenderà i collegamenti con il Venezuela a causa delle difficoltà economiche che il Paese sudamericano sta affrontando a causa dell’abbassamento del prezzo del petrolio. Lo riferisce il sito della Bbc. Lufthansa ha anche detto che gli attuali controlli valutari in Venezuela rendono impossibile alle compagnie aeree la conversione dei loro guadagni in dollari e l’invio dei soldi all’estero.
Il Venezuela, il Paese con le più ricche riserve petrolifere accertate, è sull’orlo del fallimento per il basso costo del barile e la gestione dissennata dell’economia da parte del governo “chavista”. Inoltre, la settimana lavorativa per i dipendenti pubblici è stata ridotta a due giorni per problemi di approvvigionamento elettrico. Un quadro complicato dalla dipendenza della Nazione dalle importazioni per favorire i profitti delle grandi imprese private, più interessate alla speculazione finanziaria e al contrabbando che allo sviluppo dell’industria locale. Problemi aumentati anche dagli errori, dalle inefficienze e dalla corruzione dilagante.
Intanto la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha annunciato che dal 18 giugno sospenderà i collegamenti con il Venezuela a causa delle difficoltà economiche che il Paese sudamericano sta affrontando a causa dell’abbassamento del prezzo del petrolio. Lo riferisce il sito della Bbc. Lufthansa ha anche detto che gli attuali controlli valutari in Venezuela rendono impossibile alle compagnie aeree la conversione dei loro guadagni in dollari e l’invio dei soldi all’estero.
Il Venezuela, il Paese con le più ricche riserve petrolifere accertate, è sull’orlo del fallimento per il basso costo del barile e la gestione dissennata dell’economia da parte del governo “chavista”. Inoltre, la settimana lavorativa per i dipendenti pubblici è stata ridotta a due giorni per problemi di approvvigionamento elettrico. Un quadro complicato dalla dipendenza della Nazione dalle importazioni per favorire i profitti delle grandi imprese private, più interessate alla speculazione finanziaria e al contrabbando che allo sviluppo dell’industria locale. Problemi aumentati anche dagli errori, dalle inefficienze e dalla corruzione dilagante.
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