Si stima che entro il 2030 la scarsità d’acqua obbligherà 700 milioni di persone a migrare. In mancanza di soluzioni a lungo termine aumenteranno i «migranti climatici»
Morti di sete nel deserto - Il 16 giugno in Niger sono stati trovati i corpi di 34 persone (venti bambini, nove donne e cinque uomini) abbandonati dai trafficanti e morti non lontano dal confine con l’Algeria, sulla nuova rotta migratoria nel Sahara che cerca di aggirare la Libia, in preda a un nuovo caos. Venerdì 17 giugno è la Giornata mondiale per la lotta contro la desertificazione e la siccità, istituita dalle Nazioni Unite nel 1995. Una giornata che non può non ricordare la tragedia in Niger, causata anche dalla desertificazione e dalla siccità che colpisce le aree subsahariane.
Migrazioni climatiche - Gli anni 2010-2020 erano stati decretati dall’Onu «Decennio contro la desertificazione», una decisione quanto mai opportuna considerando che si stima che entro il 2030 la scarsità d’acqua obbligherà 700 milioni di persone a migrare. Secondo un recente studio dell’Unep (Programma Onu per l’ambiente) in Africa un’area compresa tra un terzo e il 50% del continente è interessato da fenomeni di desertificazione indotta dall’uomo. Ogni anno 120 mila chilometri quadrati di terra fertile (una superficie grande quasi quanto mezza Italia) viene trasformata in deserto e 24 miliardi di tonnellate di suolo fertile vengono perdute per fenomeni di erosione.
Soluzioni a lungo termine
«In mancanza di soluzioni a lungo termine, la desertificazione e il degrado del suolo non solo avranno conseguenze sulla capacità di sostenere un’adeguata fornitura alimentare», ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, «ma causeranno un incremento delle migrazioni e saranno una minaccia alla stabilità di molti Paesi».
Migrazioni climatiche - Gli anni 2010-2020 erano stati decretati dall’Onu «Decennio contro la desertificazione», una decisione quanto mai opportuna considerando che si stima che entro il 2030 la scarsità d’acqua obbligherà 700 milioni di persone a migrare. Secondo un recente studio dell’Unep (Programma Onu per l’ambiente) in Africa un’area compresa tra un terzo e il 50% del continente è interessato da fenomeni di desertificazione indotta dall’uomo. Ogni anno 120 mila chilometri quadrati di terra fertile (una superficie grande quasi quanto mezza Italia) viene trasformata in deserto e 24 miliardi di tonnellate di suolo fertile vengono perdute per fenomeni di erosione.
Soluzioni a lungo termine
«In mancanza di soluzioni a lungo termine, la desertificazione e il degrado del suolo non solo avranno conseguenze sulla capacità di sostenere un’adeguata fornitura alimentare», ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, «ma causeranno un incremento delle migrazioni e saranno una minaccia alla stabilità di molti Paesi».
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