Milano, Catania, Genova, Roma, Città della Calabria e della Puglia hanno visto incontri, feste, giochi, eventi per dire che di fronte al clima di inaccoglienza verso chi fugge da guerre e povertà i "Giovani per la Pace" della Comunità di Sant'Egidio si incontrano in modo festoso e fanno vedere il futuro di integrazione che vogliono e che stanno costruendo.
"Giovani per la Pace" e immigrati nella "Tre giorni senza frontiere" a Catania |
Una tre giorni senza frontiere umane, fisiche e esistenziali che spesso sbarrano il passaggio ai sentimenti migliori, come l’amicizia, la simpatia tra persone e popoli diversi, la solidarietà, la voglia di stare insieme e fare del bene divertendosi.
Come ha detto Emiliano Abramo alla cerimonia di apertura della tre giorni siciliana citando il discorso di papa Francesco a Cracovia: "I giovani che non devono essere - Giovani divano - ed per la tre giorni si muovono per integrare! Ed ha aggiunto "in un mondo di Istigatori alla violenza, alla divisione noi vogliamo essere istigatori all'accoglienza"!
Puglia - I giovani pugliesi nell'evento “Carta di Leuca: Mediterraneo, un mare di ponti”, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio con la presenza dei "Giovani per la Pace" di "Genti di Pace" con la diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, nei giorni dell'11 al 14 agosto nel Salento hanno voluto vivere in tanti l'integrazione che costruisce ponti di amicizia tra giovani che provengono da realtà e paesi differenti. Giovani italiani del Sud si sono uniti ai propri coetanei immigrati dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo per dire basta all’esclusione dell’altro e al respingimento di chi è diverso, e per intavolare un dialogo per far sì che il Mediterraneo cessi di essere un mare di morte per i tanti rifugiati che cercano di navigarlo alla ricerca di un futuro per la propria vita. La speranza comune: che il Mediterraneo torni ad essere un mare di pace e di unità tra i popoli, attraversato da ponti di solidarietà e di collaborazione.
In Calabria a fine Luglio è stato organizzato "Il tour della solidarietà". Una settimana all’insegna della pace, dell’accoglienza, della preghiera e incontro vissuto da giovani romani e calabresi con il desiderio di coinvolgere tante persone in questo clima di solidarietà e integrazione.
A Milano, di fronte alle polemiche sull'accoglienza, Sant'Egidio ha moltiplicato gli sforzi per aumentare i posti per accogliere i profughi al Memoriale Shoah
A Genova a Ventimiglia i "Giovani per la Pace" insegnano francese ai migranti in attesa alla frontiera.
E da non dimenticare la "cocomerata" che a Roma vedrà come ogni anno centinaia di italiani e immigrati il 15 agosto, presso la mensa della Comunità di Sant'Egidio, far festa nello stile della tradizione estiva.
Un popolo di giovani che dicono insieme di fronte ad un clima cupo e di diffidenza verso chi è povero e straniero: "Io istigo all'accoglienza".
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