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sabato 27 agosto 2016

La povertà infantile: prospettive drammatiche per il futuro dell'Africa

Blog Diritti Umani - Human Rights
I bambini africani potrebbero costituire quasi la metà dei più poveri nel mondo entro il 2030 se le tendenze attuali non saranno invertite. Questo è ciò che prevede L'Istituto di sviluppo d'oltremare (ODI) nel suo ultimo rapporto. Tassi di fertilità elevati e disuguaglianza economica del continente sono la causa di questa previsione.

Un bambini al lavoro in Costa d'Avorio
Sapevamo già che i bambini africani sono particolarmente vulnerabili alla povertà. Nel mese di giugno, l'UNICEF lo ha già messo in rilievo nel suo rapporto. L'organismo delle Nazioni Unite ha individuato 247 milioni di bambini africani che vivono in povertà multidimensionale, vale a dire, privi del minimo necessario per la sopravvivenza. Ovvero due bambini su tre bambini sono in condizioni di estrema povertà.

Per l'ODI le prospettive per il 2030 sono ancora più drammatiche. L'Africa potrebbe quindi contare oltre il 40% di bambini al di sotto della soglia di povertà. La demografia è un problema, in primo luogo. La mortalità infantile è in diminuzione. I tassi di fertilità rimangono elevati rispetto agli standard internazionali. La Nigeria, per esempio, rappresentano solo il 6% di tutte le nascite nel mondo tra il 2015 e il 2030. Secondo l'ODI, se questo tasso di crescita della popolazione non è accompagnato da politiche economiche sane, le giovani generazioni pagheranno il prezzo .

La povertà economica aumenta il rischio per la sopravvivenza e lo sviluppo di questi bambini. Come la malnutrizione e la rapida entrata nel mercato del lavoro. L'organizzazione invita pertanto i governi africani e la comunità internazionale a prendere in seria considerazione questo problema.


Fonte: RFI

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