Il Tempo
Ecco i dati choc sulla carcerazione preventiva nella "Relazione sulle misure cautelari personali". C'è un esercito di detenuti rinchiusi e poi assolti. Quasi 13mila persone colpite da misure cautelari nel 2015, oltre 6mila finite in carcere preventivo, poco meno di 200 quelle sbattute dietro le sbarre e poi assolte, più di 2mila condannate ma non definitivamente.
Nel corso del 2015 sono state emesse 12.959 misure cautelari personali. La custodia cautelare in carcere, prevista dall'articolo 285 del ccp, è stata disposta in 6.016 casi, il 46% del totale, mentre gli arresti domiciliari hanno toccato il 29% dei casi, pari a 3.704. Seguono: l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (1.430 casi, 11%), divieto e obbligo di dimora (1.288 casi), allontanamento dalla casa familiare (497 casi), e, infine, custodia cautelare in luogo di cura (24 casi).
Premesso, in sostanza, che è difficile trarre conclusioni generali visto che per il 2015 ci sono pochi casi di persone sottoposte a misura cautelare e già giudicate quantomeno in primo grado, lo studio rivela, però, che dei procedimenti "cautelati" iscritti nell'anno 2015, "42 risultano definiti con sentenza assolutoria definitiva, mentre 156 risultano definiti con sentenza assolutoria non definitiva". Nello specifico, le "assoluzioni definitive impattano 14 procedimenti con misura carceraria e 15 con misura detentiva domiciliare", mentre "quelle non definitive 69 procedimenti con misura carceraria e 52 con misura degli arresti domiciliari". Fuori dal gergo giudiziario, si tratta di 198 persone sottoposte a misure cautelari, processate e assolte. Definitivamente o meno.
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