«Al 31 dicembre 2015 sono stati registrati in Italia ben 6.135 minori non accompagnati che risultano irreperibili». Le parole del ministro della Giustizia Andrea Orlando confermano quello che gli operatori sanno da tempo. Come facciano le autorità a perdersi 6.500 ragazzini in un anno, lo spiega lo stesso Orlando: «Europol ha denunciato l’esistenza di una sofisticata 'infrastruttura criminale europea' che prende di mira i migranti minori a fini di sfruttamento. Di molti di loro si perdono le tracce all’ingresso in Europa».
Sebbene la grande maggioranza degli adolescenti migranti si sottragga all’identificazione per non pregiudicare le chance di ottenere asilo nei Paesi del Nord Europa, i ragazzi che viaggiano senza l’assistenza di adulti «sono i soggetti a maggior rischio di sfruttamento illegale – ha detto Orlando –, in mancanza di un sistema efficace di accoglienza».
Nei giorni scorsi l’Unicef ha ricordato che gli arrivi via mare sono stati nel 2015 1.015.078 (di cui 265.388 erano bambini). Le richieste di asilo in Europa nel 2015 sono state 1.392.655 (405.955 bambini, 95.970 dei quali non accompagnati) e nei primi quattro mesi del 2016 348.580 (95.080 bambini).
«I dati - evidenzia Orlando - parlano di un numero crescente, nell’ordine di decine di migliaia all’anno, che fanno ingresso o che transitano nel territorio italiano. I segnali non possono essere sottovalutati. Europol ha denunciato l’esistenza di una sofisticata ’infrastruttura criminale europea che prende di mira i migranti minori a fini di sfruttamento. Di molti di loro si perdono le tracce all’ingresso in Europa», osserva Save the Children, che ha attivato una linea diretta per assistere i ragazzini sfruttati, ha più volte denunciato le condizioni nelle quali i minorenni sono costretti ad affrontare le migrazioni. «Devono affrontare un viaggio spaventoso, abbandonando le proprie case e tutto ciò che hanno di prezioso e familiare per intraprendere un viaggio pieno di insidie. Quando arrivano da soli sono particolarmente vulnerabili, spesso spaesati e senza punti di riferimento», ricorda Raffaela Milano, direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.
I dati raccolti dalle linee di ascolto europee per i minori scomparsi rivelano che i minori stranieri accompagnati sono esposti a un elevato rischio di diventare vittime della tratta, di traffici illeciti e devianti, impiegati nelle maglie della criminalità, del lavoro nero e dello sfruttamento sessuale. Anche al Telefono Azzurro arrivano numerose e allarmanti segnalazioni. Nel primo semestre del 2016, il 61,9% dei casi gestiti dall’associazione ha riguardato minori stranieri non accompagnati. Di questi il 92,3% sono di sesso maschile, mentre l’86,2% di loro ha tra i 15 e i 17 anni. Le regioni dalle quali sono arrivate più segnalazioni di scomparsa sono la Sicilia e la Sardegna, mentre si registra un aumento della frequenza di segnalazioni ricevute dall’estero. I primi Paesi di origine dei minori per le quali arrivano le segnalazioni sono Somalia, Egitto, Guinea, Etiopia, Gambia e Benin. Su proposta del Ministero della Giustizia, è all’esame del governo un provvedimento che consentirà procedure più leggere e semplificate per la determinazione dell’età dei minori non accompagnati vittime di tratta, «un passaggio che può determinare anche un’accelerazione per quanto riguarda la nomina del tutore », fanno sapere da Via Arenula.
«C’è poi la proposta di legge, d’iniziativa dell’onorevole Zampa ed altri – ha aggiunto Andrea Orlando –, che mira all’istituzione di un elenco di tutori volontari, a cui potranno iscriversi privati cittadini, selezionati ed adeguatamente formati, disponibili ad assumere la tutela di un minore straniero non accompagnato o di più minori».
Nei giorni scorsi l’Unicef ha ricordato che gli arrivi via mare sono stati nel 2015 1.015.078 (di cui 265.388 erano bambini). Le richieste di asilo in Europa nel 2015 sono state 1.392.655 (405.955 bambini, 95.970 dei quali non accompagnati) e nei primi quattro mesi del 2016 348.580 (95.080 bambini).
«I dati - evidenzia Orlando - parlano di un numero crescente, nell’ordine di decine di migliaia all’anno, che fanno ingresso o che transitano nel territorio italiano. I segnali non possono essere sottovalutati. Europol ha denunciato l’esistenza di una sofisticata ’infrastruttura criminale europea che prende di mira i migranti minori a fini di sfruttamento. Di molti di loro si perdono le tracce all’ingresso in Europa», osserva Save the Children, che ha attivato una linea diretta per assistere i ragazzini sfruttati, ha più volte denunciato le condizioni nelle quali i minorenni sono costretti ad affrontare le migrazioni. «Devono affrontare un viaggio spaventoso, abbandonando le proprie case e tutto ciò che hanno di prezioso e familiare per intraprendere un viaggio pieno di insidie. Quando arrivano da soli sono particolarmente vulnerabili, spesso spaesati e senza punti di riferimento», ricorda Raffaela Milano, direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.
I dati raccolti dalle linee di ascolto europee per i minori scomparsi rivelano che i minori stranieri accompagnati sono esposti a un elevato rischio di diventare vittime della tratta, di traffici illeciti e devianti, impiegati nelle maglie della criminalità, del lavoro nero e dello sfruttamento sessuale. Anche al Telefono Azzurro arrivano numerose e allarmanti segnalazioni. Nel primo semestre del 2016, il 61,9% dei casi gestiti dall’associazione ha riguardato minori stranieri non accompagnati. Di questi il 92,3% sono di sesso maschile, mentre l’86,2% di loro ha tra i 15 e i 17 anni. Le regioni dalle quali sono arrivate più segnalazioni di scomparsa sono la Sicilia e la Sardegna, mentre si registra un aumento della frequenza di segnalazioni ricevute dall’estero. I primi Paesi di origine dei minori per le quali arrivano le segnalazioni sono Somalia, Egitto, Guinea, Etiopia, Gambia e Benin. Su proposta del Ministero della Giustizia, è all’esame del governo un provvedimento che consentirà procedure più leggere e semplificate per la determinazione dell’età dei minori non accompagnati vittime di tratta, «un passaggio che può determinare anche un’accelerazione per quanto riguarda la nomina del tutore », fanno sapere da Via Arenula.
«C’è poi la proposta di legge, d’iniziativa dell’onorevole Zampa ed altri – ha aggiunto Andrea Orlando –, che mira all’istituzione di un elenco di tutori volontari, a cui potranno iscriversi privati cittadini, selezionati ed adeguatamente formati, disponibili ad assumere la tutela di un minore straniero non accompagnato o di più minori».
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