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sabato 13 agosto 2016

Siria, Daesh in ritirata da Manbij verso Aleppo con 2.000 ostaggi che sono stati rilasciati questa mattina

Avvenire
Altim'ora

I jihadisti del Daesh in ritirata dalla città siriana di Manbij hanno rilasciato i circa 2.000 civili che usavano come scudi umani, secondo quanto dichiarato dai ribelli delle Forze democratiche siriane (Sdf) appoggiati dagli Usa, che hanno riconquistato la città. Lo scrivono vari media internazionali questa mattina. I miliziani dello Stato islamico avevano iniziato a lasciare Manbij diverse ore, dopo essere rimasti asserragliati nella parte nord, usando gli «scudi umani» per coprirsi la ritirata. 

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Aleppo allo stremo sotto le bombe
I primi 40 camion che trasportavano cibo e rifornimenti sono potuti entrare nella parte occidentale della città di Aleppo, sotto il controllo delle forze governative. I combattimenti però non sono cessati, nonostante la tregua quotidiana di tre ore annunciata due giorni fa dalla Russia. 



Gli scontri e i bombardamenti sono solo diminuiti di intensità durante la mattinata, mentre l'Onu ha ribadito che l'iniziativa russa della tregua che dovrebbe permettere di far arrivare gli aiuti umanitari nella città siriana non è sufficiente. E almeno 18 persone, tra le quali alcuni bambini, sono morti a seguito di un bombardamento contro postazioni dell'opposizione che ha colpito un mercato e un ospedale nella zona di Aleppo. Lo rendono noto fonti dei soccorritori e degli attivisti anti-Assad.
Torna anche ad aleggiare lo spettro delle armi chimiche, con le Nazioni Unite - come scrive Asianews - hanno aperto un’inchiesta in merito ad un attacco con gas tossico contro un quartiere controllato dal fronte anti-Assad, nella zona orientale di Aleppo. I ribelli puntano il dito contro l’esercito governativo, ritenendolo responsabile dell’attacco al gas cloro nel quale sono morte quattro persone e decine sono rimase ferite. L’inviato speciale Onu per la Siria Staffan del Mistura sottolinea che, se confermato, l’uso del cloro come arma costituisce un “crimine di guerra”. Tuttavia, al momento restano forti dubbi su chi siano i reali autori dell’attacco.

I militanti del Daesh in fuga da Manbij
Le Forze democratiche della Siria (Fsd), alleanza curdo-araba appoggiata dagli Stati uniti, hanno preso il controllo dell'ultimo bastione dello Stato islamico a Manbij, una delle città roccaforti dei jihadisti nella provincia di Aleppo.
Fonti curde hanno accusato i miliziani del Daesh di aver portato con loro fino a 2.000 civili da usare come scudi umani contro i bombardamenti dopo essere stati costretti ad abbandonare Manbij, nel nord della Siria Il Consiglio militare di Manbij afferma che altri 600 civili sono stati "salvati" dalle forze filo-Usa che hanno preso il controllo della città. Secondo le stesse fonti, i militanti del Daesh sono in fuga con un convoglio di centinaia di mezzi verso Aleppo.

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