Berlino - "Centinaia" di profughi si trovano "in condizioni di degrado lungo il confine" meridionale ungherese "o nei centri sovraffollati della Serbia": lo denuncia Amnesty International in un comunicato in cui sottolinea un "orribile trattamento" riservato ai richiedenti asilo da parte del governo di Budapest.
La situazione, denuncia l'organizzazione per la difesa dei diritti umani, e' creata sia dal vasto reticolato eretto nel settembre scorso dall'Ungheria alla frontiera con la Serbia e poi esteso a quella con la Croazia, sia da "una legge che prevede un esame sommario delle domande d'asilo".
In due varchi di confine sono state aperte cosiddette 'zone di transito', ricorda Amnesty riferendosi a container metallici in cui vengono esaminate le domande d'asilo e trattenuti coloro che vengono accettati. Ogni giorno nelle 'zone di transito' vengono ammesse solo 30 persone. Al momento di una visita di Amnesty International "oltre 600 persone si trovavano in campi improvvisati, in molti casi da mesi".
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