Etiopia - Società civile chiede indagine internazionale sulle violazioni dei diritti umani

Blog Diritti Umani - Human RightsAddis-Abeba - Un gruppo di organizzazioni della società civile chiedono un'indagine internazionale indipendente e imparziale sulle violazioni dei diritti umani in Etiopia, tra cui l'uccisione illegale di manifestanti pacifici e di una recente ondata di arresti di membri della società civile che documentano questo giro di vite.

DefendDefenders (East and Horn of African Human Rights Defenders Project), the Association for Human Rights in Ethiopia (AHRE), Amnesty International, the Ethiopia Human Rights Project (EHRP), Front Line Defenders, and FIDH sono preoccupati per i livelli di persecuzione e per la detenzione di membri della società civile nel paese. Dal mese scorso, quattro membri di una delle organizzazioni più importanti di Etiopia per i diritti umani, il Human Rights Council (HRCO), sono stati arrestati e detenuti nelle regioni di Amhara e Oromia. HRCO ritiene che questi arresti sono legati al monitoraggio e alla documentazione della repressione dei membri delle proteste in corso in queste regioni .

Il 14 agosto, le autorità hanno arrestato Tesfa Burayu, Presidente del Comitato occidentale etiope regionale esecutivo HRCO nella sua casa di Nekemte, Oromia. Tesfa, aveva documentato le proteste per l'organizzazione.  Abebe Wakene, anche lui un membro del HRCO, è stato arrestato e portato alla stazione di polizia del distretto Diga in Oromia. Abebe Wakene rimane in stato di detenzione senza accuse formali contro di lui. Inoltre, il 13 agosto, Tesfaye Takele, attivista per i diritti umani nella regione di Amhara, è stato arrestato nella zona nord Wollo ed è ancora detenuto senza accusa.
L'8 luglio, Bulti Tesema - un altro membro attivo della HRCO - è stato arrestato a Nejo, Oromia.

"I nuovi livelli di violenza sono stati segnalati nella repressione delle proteste in gran parte pacifiche che si sono svolte in tutte le regioni in Oromia e Amhara avvenute nelle ultime settimane. Invece di indagare e controllare i responsabili delle violazioni dei diritti, il governo sta imprigionando i pochi difensori indipendenti dei diritti umani che lavorano nel paese".

Hassan Shire, direttore esecutivo di DefendDefenders attivista  dei diritti umani di HRCO è stato arrestato per aver tentato di documentare le importanti proteste pro-democrazia e la seguente violenta repressione da parte delle autorità nelle regioni Oromia e Amhara, così come nella capitale Addis Abeba il 6 e 7 agosto. Amnesty International ha riferito che quasi 100 manifestanti sono stati uccisi e un maggior numero arrestati durante le proteste in gran parte pacifiche.

Tre giornalisti sono stati arrestati e detenuti dalle forze di sicurezza etiopi per 24 ore l'8 agosto 2016 nell'area Shashemene della regione di Oromo. Secondo l'Associazione dell'Etiopia i corrispondenti stranieri, Hadra Ahmed, un corrispondente con l'Africa News Agency, è stato arrestato insieme a Public Broadcasting Services (PBS) giornalisti Fred de Sam Lazaro e Thomas Adair, pur avendo un regolare accreditamento.

"Nonostante la repressione sistematica dei manifestanti pacifici, oppositori politici, giornalisti e difensori dei diritti umani il paese rischia di precipitare in ulteriori gravi turbolenze,"

In risposta alla repressione in corso, l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Ra'ad Al Hussein, ha chiesto "l'accesso per gli osservatori indipendenti di valutare la situazione dei diritti umani nel paese". Il governo dell'Etiopia, tuttavia, ha rifiutato la richiesta e ha promesso di avviare una propria indagine."

"La mancanza di un'indagine indipendente e trasparente delle violazioni dei diritti umani in Etiopia implica fortemente che l'indagine del governo etiopico sulla crisi non sarà indipendente, imparziale e trasparente. È il momento di intensificare gli sforzi per una inchiesta internazionale e indipendente in Etiopia".

Fonte: FIDH