In arrivo altri 130 profughi in salvo dalla guerra in Siria e dal traffico di esseri umani grazie ai corridoi umanitari!
Si può seguire l'evento attraverso i nostri canali social nel corso della mattinata di lunedì: Facebook, Instagram, Twitter su www.santegidio.org
Siamo contenti di dare una notizia che farà sicuramente piacere a tutti: tra lunedì 24 e martedì 25 ottobre un nuovo gruppo di circa 130 profughi dalla Siria arriverà in Italia, all'aereoporto di Fiumicino, con i "corridoi umanitari".
Arriveremo così a sfiorare "quota 400" persone salvate dai viaggi della morte, dai trafficanti di uomini.
Sono bambini, anziani, intere famiglie che avevano perso tutto a causa della guerra e hanno iniziato una nuova vita nel nostro Paese, accolti e accompagnati da tanti italiani, con grande generosità.
Lo sappiamo, 400 persone possono sembrare solo una goccia in mezzo al mare, ma non è così!
Non lo è per il piccolo Aboudi, di 10 anni, che ha lasciato dietro di sé le macerie di Homs e ora vive a Genova con la sua famiglia. Non lo è nemmeno per Falak, 7 anni, che grazie ai corridoi umanitari è arrivata a Roma, dove è stata operata a un occhio e ha iniziato le terapie all’ospedale pediatrico Bambino Gesù. E così per molti altri, le cui storie ci dicono che la guerra non è un destino ineluttabile.
Per l'occasione sarà presente Paolo Gentiloni, ministro degli Affari Esteri, Filippo Bubbico, viceministro all’Interno, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Susanna Pietra, direttore dell’Ufficio Otto per mille della Chiesa valdese.
Arriveremo così a sfiorare "quota 400" persone salvate dai viaggi della morte, dai trafficanti di uomini.
Sono bambini, anziani, intere famiglie che avevano perso tutto a causa della guerra e hanno iniziato una nuova vita nel nostro Paese, accolti e accompagnati da tanti italiani, con grande generosità.
Lo sappiamo, 400 persone possono sembrare solo una goccia in mezzo al mare, ma non è così!
Non lo è per il piccolo Aboudi, di 10 anni, che ha lasciato dietro di sé le macerie di Homs e ora vive a Genova con la sua famiglia. Non lo è nemmeno per Falak, 7 anni, che grazie ai corridoi umanitari è arrivata a Roma, dove è stata operata a un occhio e ha iniziato le terapie all’ospedale pediatrico Bambino Gesù. E così per molti altri, le cui storie ci dicono che la guerra non è un destino ineluttabile.
Per l'occasione sarà presente Paolo Gentiloni, ministro degli Affari Esteri, Filippo Bubbico, viceministro all’Interno, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Susanna Pietra, direttore dell’Ufficio Otto per mille della Chiesa valdese.
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