Amnesty International ha protestato Venerdì contro una decisione della Corte suprema del Pakistan, che ha dichiarato che la schizofrenia "non è una malattia mentale permanente", ma "curabile", dando così il via libera all'esecuzione di Imdad Ali un malato psichico.
L'esecuzione potrebbe avvenire la prossima settimana.
Le organizzazioni per i diritti umani hanno criticato la decisione, descritta da Amnesty come "sviluppo molto preoccupante".
Imdad Ali, 50 anni, è stato condannato a morte per l'omicidio di un religioso nel 2002.
Doveva essere impiccato il mese scorso, ma la sua esecuzione è stata sospesa all'ultimo momento dalla Corte Suprema. Ma adesso la sua esecuzione è annunciata per Mercoledì.
Il Pakistan ha ripristinato la pena di morte e la creazione di tribunali militari dopo il peggior subito attacco terroristico della sua storia che ha preso di mira una scuola gestita dall'esercito a Peshawar, dove più di 150 persone sono state uccise alla fine del 2014.
La moratoria sulla pena di morte è stata sospesa per atti di terrorismo, e per reati comuni, nonostante i tanti difetti e le carenze del sistema giudiziario in Pakistan. Più di 400 persone sono state giustiziate tra i 8.000 prigionieri che erano nel braccio della morte.
Fonte: AFP
Le organizzazioni per i diritti umani hanno criticato la decisione, descritta da Amnesty come "sviluppo molto preoccupante".
Imdad Ali, 50 anni, è stato condannato a morte per l'omicidio di un religioso nel 2002.
Doveva essere impiccato il mese scorso, ma la sua esecuzione è stata sospesa all'ultimo momento dalla Corte Suprema. Ma adesso la sua esecuzione è annunciata per Mercoledì.
Il Pakistan ha ripristinato la pena di morte e la creazione di tribunali militari dopo il peggior subito attacco terroristico della sua storia che ha preso di mira una scuola gestita dall'esercito a Peshawar, dove più di 150 persone sono state uccise alla fine del 2014.
La moratoria sulla pena di morte è stata sospesa per atti di terrorismo, e per reati comuni, nonostante i tanti difetti e le carenze del sistema giudiziario in Pakistan. Più di 400 persone sono state giustiziate tra i 8.000 prigionieri che erano nel braccio della morte.
Fonte: AFP
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