Aya fa un appello: "Non bombardatemi di nuovo, fa male"
Molti l'hanno vista con il volto ferito e sanguinante, le lacrime agli occhi e quell’invocazione straziante: “baba”, cioè papà. Stanno commuovendo il mondo le immagini di Aya, una bimba siriana di otto anni colpita insieme alla sua famiglia da un raid aereo filogovernativo.
Non mi bombardate di nuovo, fa male - Aya |
Nella clip, diventata virale sul web, la piccola, insieme al genitore al momento dell’attacco militare sferrato nel villaggio di Talbiseh, a una decina di chilometri da Homs, piange disperata mentre una équipe sanitaria si prepara a prestarle le necessarie cure mediche. “Dov’è papà?”, domanda singhiozzante la bambina, in seguito ricongiuntasi coi parenti.
Pubblicato in Rete dal Talbiseh Media Center, un’associazione di attivisti schierati con gli oppositori del presidente Bashar al-Assad, e finito su Youtube, il filmato è stato accostato da molti utenti ad un altro documento-simbolo dell’assurda e cieca violenza del conflitto siriano: il video dello scorso agosto in cui il treenne Omran, sopravvissuto ad un bombardamento su Aleppo, sedeva attonito all’interno di un’ambulanza con il volto insanguinato e il corpicino ancora coperto di polvere.
Fonte: Il Messaggero
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