In questa giornata l’Onu celebra bambini e adolescenti, per ricordare che ancora troppi di loro non godono dei diritti che meriterebbero.
Le ripercussioni della violenza sui bambini
Ancora oggi i diritti dei bambini e degli adolescenti vengono calpestati e milioni di essi sono vittime di abusi e sfruttamento. Oltre all’intrinseca atrocità queste violenze hanno anche ripercussioni sociali, culturali ed economiche future, i minori vittime di violenze infatti diventano spesso adulti vulnerabili. Per lottare contro tali abusi il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza istituita dall’Onu.
Ancora oggi i diritti dei bambini e degli adolescenti vengono calpestati e milioni di essi sono vittime di abusi e sfruttamento. Oltre all’intrinseca atrocità queste violenze hanno anche ripercussioni sociali, culturali ed economiche future, i minori vittime di violenze infatti diventano spesso adulti vulnerabili. Per lottare contro tali abusi il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza istituita dall’Onu.
La storia della giornata
La scelta per la celebrazione ricorda il giorno in cui, nel 1989, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, quello che sarebbe divenuto il trattato sui diritti umani più ratificato della storia.
La scelta per la celebrazione ricorda il giorno in cui, nel 1989, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, quello che sarebbe divenuto il trattato sui diritti umani più ratificato della storia.
Bambini vittime della guerra
Le vite di milioni di bambini in tutto il mondo sono sconvolte da guerre e conflitti. La guerra che insanguina la Siria dal 2011, ad esempio, è finora costata la vita ad oltre 10mila bambini e ragazzi sotto i 18 anni. È ancora negli occhi di tutti l’immagine del corpo di Aylan, bambino siriano di tre anni trovato morto su una spiaggia turca, in seguito al naufragio della barca su cui stava viaggiando e con la quale era fuggito dal suo paese con la speranza di arrivare in Canada.
Le vite di milioni di bambini in tutto il mondo sono sconvolte da guerre e conflitti. La guerra che insanguina la Siria dal 2011, ad esempio, è finora costata la vita ad oltre 10mila bambini e ragazzi sotto i 18 anni. È ancora negli occhi di tutti l’immagine del corpo di Aylan, bambino siriano di tre anni trovato morto su una spiaggia turca, in seguito al naufragio della barca su cui stava viaggiando e con la quale era fuggito dal suo paese con la speranza di arrivare in Canada.
Il messaggio di Ban Ki-moon
“L’unica cosa che tutti i bambini hanno in comune sono i loro diritti. Ogni bambino ha il diritto di sopravvivere e prosperare, di essere educato, di essere libero da violenze e abusi, di partecipare e di essere ascoltato”, ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Le Nazioni Unite invitano tutti i paesi a celebrare la giornata organizzando eventi volti a promuovere il benessere dell’infanzia.
Tanti passi avanti ma la meta è ancora lontanaNel 1989 il mondo, attraverso la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha fatto una promessa ai bambini: che avrebbe fatto tutto il possibile per proteggere e promuovere i loro diritti, per consentire loro di crescere e di esprimere il loro pieno potenziale. Da allora molta strada è stata fatta, a cominciare dal calo della mortalità infantile e dall’aumento delle iscrizioni scolastiche, ma ancora tanta ne resta da percorrere, basti pensare che oltre 150 milioni di bambini sono ancora costretti a lavorare rinunciando a svago e istruzione.
Lorenzo Brenna
“L’unica cosa che tutti i bambini hanno in comune sono i loro diritti. Ogni bambino ha il diritto di sopravvivere e prosperare, di essere educato, di essere libero da violenze e abusi, di partecipare e di essere ascoltato”, ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Le Nazioni Unite invitano tutti i paesi a celebrare la giornata organizzando eventi volti a promuovere il benessere dell’infanzia.
Tanti passi avanti ma la meta è ancora lontanaNel 1989 il mondo, attraverso la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha fatto una promessa ai bambini: che avrebbe fatto tutto il possibile per proteggere e promuovere i loro diritti, per consentire loro di crescere e di esprimere il loro pieno potenziale. Da allora molta strada è stata fatta, a cominciare dal calo della mortalità infantile e dall’aumento delle iscrizioni scolastiche, ma ancora tanta ne resta da percorrere, basti pensare che oltre 150 milioni di bambini sono ancora costretti a lavorare rinunciando a svago e istruzione.
Lorenzo Brenna
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