Da due mesi la bambina di sette anni, con i suoi tweet è diventata uno dei simboli della vita dei migliaia di civili intrappolati nella parte orientale della città. L'ultimo messaggio: "Quando moriremo, continuate a parlare delle 200mila persone che sono ancora qui. Ciao”
L’ultima foto la mostra fra la polvere, sconvolta. Il tweet:
"Da questa notte non abbiamo più una casa. È stata bombardata ed è andata in pezzi. Ho visto persone morte e sono quasi morta anche io".
Da due mesi, Bana Alabed, sette anni, con i suoi tweet è diventata uno dei simboli della vita dei migliaia di civili intrappolati nella parte orientale di Aleppo, al centro della battaglia fra i ribelli, che la controllano da oltre due anni e le forze governative appoggiate dall’aviazione russa, che da una decina di giorni a questa parte hanno lanciato una durissima offensiva per riconquistarla e nel fine settimana hanno ripreso il controllo di due zone decisive, isolando di fatto i ribelli.
di Francesca Caferri
di Francesca Caferri
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