Mosca - Un tribunale kazako ha condannato a morte il 27enne Ruslan Kulekbaiev, ritenuto il responsabile di un attacco a una caserma di polizia di Almaty in cui lo scorso luglio hanno perso la vita dieci persone, otto agenti e due civili.
Nel paese dell'Asia centrale dal 2003 vige comunque una moratoria sulla pena di morte, quindi la sentenza, almeno per il momento, non verra' eseguita.
Secondo la corte, il giovane avrebbe compiuto l'atto terroristico guidato dalle sue "convinzioni religiose".
Lo stesso condannato avrebbe detto di aver sparato per vendicare i suoi "fratelli musulmani". Altre cinque persone sono state condannate a pene dai tre ai dieci anni e mezzo di reclusione per aver fornito armi a Kulekbaiev.
Lo stesso condannato avrebbe detto di aver sparato per vendicare i suoi "fratelli musulmani". Altre cinque persone sono state condannate a pene dai tre ai dieci anni e mezzo di reclusione per aver fornito armi a Kulekbaiev.
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