Parigi - E' cominciata il 2 novembre l'evacuazione dei 1.500 minori senza famiglia rimasti sul sito della ex "giungla" di Calais, nel nord della Francia.
Oltre 70 pullman sono stati messi a disposizione, il primo è partito poco dopo le 8 in direzione di Carcassonne, nel sud, verso uno dei centri di accoglienza messi a disposizione.
L'evacuazione dei minori senza famiglia avviene a 48 ore dalla conclusione ufficiale dello smantellamento della bidonville.
Secondo la Prefettura di Calais, i 1.500 minori evacuati non possono decidere quale sarà la propria destinazione. Possono scegliere i compagni di viaggio, ma poi dovranno restare nei 60 centri di accoglienza.
La maggioranza dei minori vorrebbe raggiungere la Gran Bretagna: le loro domande saranno esaminate dai centri di accoglienza dei minori insieme ai responsabili britannici.
Una volta terminata l'evacuazione dei minori, restano ancora a Calais circa 400 tra donne e bambini. Poi la "giungla", che fino a poco tempo fa accoglieva tra le 6.000 e le 8.000 persone, sarà totalmente smantellata.
L'evacuazione dei minori senza famiglia avviene a 48 ore dalla conclusione ufficiale dello smantellamento della bidonville.
Secondo la Prefettura di Calais, i 1.500 minori evacuati non possono decidere quale sarà la propria destinazione. Possono scegliere i compagni di viaggio, ma poi dovranno restare nei 60 centri di accoglienza.
La maggioranza dei minori vorrebbe raggiungere la Gran Bretagna: le loro domande saranno esaminate dai centri di accoglienza dei minori insieme ai responsabili britannici.
Una volta terminata l'evacuazione dei minori, restano ancora a Calais circa 400 tra donne e bambini. Poi la "giungla", che fino a poco tempo fa accoglieva tra le 6.000 e le 8.000 persone, sarà totalmente smantellata.
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