Almeno 10 persone, tra cui sette bambini, sono morte nell'attacco lanciato ieri dai ribelli nella zona Ovest di Aleppo, in Siria. Lo ha riferito la tv di Stato, aggiungendo che sono rimaste ferite altre 30 persone.
La seconda città della Siria è divisa dal 2012 in zone controllate dal regime del presidente Bashar al Assad, ad Ovest, e quartieri controllati
La seconda città della Siria è divisa dal 2012 in zone controllate dal regime del presidente Bashar al Assad, ad Ovest, e quartieri controllati
Mentre la zona di Aleppo est da 5 giorni pesanti e ripetuti bombardamenti governativi siriani hanno messo fuori uso tutti gli ospedali da campo e le cliniche mobili della zona ancora controllata dai ribelli anti-Assad.
Lo annuncia l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) citata dalla Bbc anche se altre fonti sostengono che alcuni ambulatori sarebbero ancora in grado di accogliere malati ma la paura dei civili di essere vittima di bombardamenti li tiene chiusi nelle loro case. Secondo quanto riferisce telefonicamente a Efe il direttore dell'ospedale chirurgico Al Bayan, Mahmud Rahim Abu Bakr, uno sarebbe ancora funzionante: "Resta aperto solo quello di Al Quds, ma attualmente la zona in cui si trova è sotto i bombardamenti". Medici senza frontiere (Msf) ha confermato in una nota che quattro ospedali della parte orientale di Aleppo sono stati colpiti direttamente da proiettili: "Si tratta della peggiore campagna di bombardamenti degli ultimi anni" sulla città.
Dal punto di vista della situazione umanitaria afferma un funzionario dell'Onu siamo in un "un momento tragico", per la carenza di rifornimenti alimentari e di medicinali. Un medico della Independent Doctors Association sottolinea: "Siamo riusciti a spostare altrove i nostri pazienti, ma ormai gli ospedali sono degli obiettivi".
Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani solo il 19 novembre si sono contati 27 vittime dei raid nella zona orientale di Aleppo. Negli ultimi 5 giorni le vittime sarebbero in totale 100.
Dal punto di vista della situazione umanitaria afferma un funzionario dell'Onu siamo in un "un momento tragico", per la carenza di rifornimenti alimentari e di medicinali. Un medico della Independent Doctors Association sottolinea: "Siamo riusciti a spostare altrove i nostri pazienti, ma ormai gli ospedali sono degli obiettivi".
Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani solo il 19 novembre si sono contati 27 vittime dei raid nella zona orientale di Aleppo. Negli ultimi 5 giorni le vittime sarebbero in totale 100.
Fonte: Askanews, Repubblica
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