Kinshasa - Mentre prosegue la mediazione dei Vescovi cattolici volta a trovare una soluzione all’impasse politica nella Repubblica Democratica del Congo, le autorità di Kinshasa si preparano ad affrontare le dimostrazioni annunciate dall’opposizione legata a Étienne Tshisekedi, in coincidenza con la fine del secondo e ultimo mandato del Presidente uscente Joseph Kabila, alla mezzanotte del 19 dicembre.
Lumbumbashi - I militari si insediano nella
città per il rischio di manifestazioni violente per la fine
del mandato del Presidente uscente Kabila.
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Nei giorni scorsi era stata decisa la sospensione del campionato di calcio, per evitare che le manifestazioni sportive venissero trasformate in proteste politiche.
Ora il governo centrale ha decretato il filtro o il divieto di accesso ai social network a partire da domenica 18 dicembre. L’ordinanza impone agli operatori internet locali il blocco temporaneo di ogni scambio di immagini, di video e di messaggi vocali attraverso applicazioni come Facebook, Whatsapp, Twitter, Skype, Google+ e altre ancora.
Contemporaneamente le autorità della Provincia del Kasai Orientale, feudo elettorale dell’opposizione e luogo di origine di Tshisekedi, hanno imposto il divieto alle emittenti locali di trasmettere programmi a carattere politico.
Human Rights Watch (HRW) ha lanciato l’allarme affermando di temere che la RDC sprofondi in una spirale di violenza politica se Kabila non dovesse lasciare il potere alla scadenza del mandato.
Human Rights Watch (HRW) ha lanciato l’allarme affermando di temere che la RDC sprofondi in una spirale di violenza politica se Kabila non dovesse lasciare il potere alla scadenza del mandato.
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