Ansa
Sull'introduzione in Italia del reato di tortura "sono arrivati dei richiami anche da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo. È doveroso legiferare e il Parlamento è in grado di farlo. La prossima settimana definiremo l'agenda con il presidente del Consiglio ed è mia intenzione proporre che l'approvazione del reato sia tra gli obiettivi realizzabili".
Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che ha partecipato a un convegno per la presentazione del libro "Tortura" di Donatella Di Cesare. Edito da Bollati Boringhieri, il volume tratta il problema soprattutto sotto il profilo filosofico, oltre che giuridico. Orlando ha sottolineato che l'obiettivo dell'introduzione del reato è "rafforzare le tutele, in particolari per i detenuti, ma anche per le forze di polizia e gli agenti penitenziari".
"Sicurezza e diritti devono viaggiare insieme" ha detto Orlando, sottolineando il pericolo che di fronte al fenomeno terrorismo il piano dei diritti possa affievolirsi, perché' già a partire dall'11 settembre l'atto terroristico viene "interpretato come un atto di guerra", con tutte le sue conseguenze. "Non credo - ha aggiunto - che sia un caso se torniamo a preoccuparci di come le nostre democrazie possono affrontare le nuove, difficili sfide internazionali garantendo un equilibrio alto tra sicurezza e diritti umani". Il rischio è altrimenti quello di una "regressione".
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