Prima che l'accordo fosse stipulato, racconta il New York Times, Renzi si è dimesso. Così, il giorno dopo la formazione del governo Gentiloni, il segretario di Stato, John Kerry, ha telefonato all'ex ministro degli Esteri per congratularsi, ma anche per chiedergli di rispettare l'impegno di Renzi.
Gentiloni, secondo il quotidiano, ha ribadito l'impegno; l'Italia ha già accolto, la scorsa estate, un cittadino yemenita detenuto a Guantànamo.
L'urgenza con cui gli Stati Uniti si sono rivolti all'Italia dimostra la volontà dell'attuale amministrazione di fare il possibile per trasferire il più alto numero di detenuti, visto che in 22 hanno ottenuto il via libera per il trasferimento. Dato che il Pentagono deve notificare un trasferimento al Congresso con 30 giorni di anticipo, il termine ultimo per l'attuale amministrazione era ieri.
Per questo, è stata presentata una richiesta per il trasferimento di 17 o 18 detenuti; se tutto andrà come previsto, a Guantànamo resteranno 41 o 42 detenuti. Il presidente eletto, Donald Trump, ha più volte detto di voler tenere aperto il centro di detenzione e di volerlo "riempire di cattive persone".
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