L'agente di sorveglianza sventa il suicidio di un detenuto che ha provato ad impiccarsi, il sindacato lo propone per una lode ministeriale
Porto Azzurro — Se E.J., detenuto nel carcere di Porto Azzurro, è ancora vivo, lo deve alla prontezza di riflessi dell'agente Francesco Panicoche, nella giornata di ieri, è intervenuto salvandogli la vita e sventando il tentativo di suicidio che l'uomo stava mettendo in pratica.
Lo rende noto il Cosp, coordinamento sindacale di polizia penitenziaria, che fornisce maggiori dettagli sulla vicenda: "Il detenuto, confinato nel 3° Reparto, Sezione 13^ cella n. 7, poco dopo le 20 ha tentato l'ultimo estremo gesto con l'impiccamento legando alle sbarre della finestra della cella di detenzione uno straccio attorcigliato di colore rosso".
L'agente Panico, attirato dalle urla dei ristretti è intervenuto immediatamente soccorrendo il detenuto aiutato dagli altri colleghi giunti sul posto alle grida di allarme dell'agente, insieme lo hanno liberato sorreggendolo e trasportandolo all'infermeria dello stesso penitenziario per le cure del caso. Al termine della visita medica è stata disposta anche la sorveglianza a vista.
Un'intervento tempestivo che merita, secondo il Cosp, una lode ministeriale: "Il sindacato congratulandosi con l'agente Panico Francesco, esempio di alta professionalità e spirito di corpo, altruismo e coraggio nell'azione di sostegno e di aiuto, propone che l'amministrazione territoriale di Porto Azzurro e il comando di reparto, a cui vanno dal Cosp anche la gratitudine di tutti noi per aver formato agenti del temperamento del soccorritore, diano avvio alle procedure di legge per la ricompensa della lode ministeriale".
Fonte: Elba.it
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