Manila - Una media di 44 persone muoiono ogni giorno da due mesi - 2.927 in totale - nella guerra all'ultimo sangue contro la criminalità dichiarata dal nuovo presidente filippino Rodrigo Duterte: queste le cifre ufficiali rese pubbliche oggi.
Avvocato 71enne, Duterte è stato eletto a maggio al termine di una campagna populista incentrata su un programma di ultrasicurezza in cui ha promesso di estirpare il narcotraffico nel giro di sei mesi.
Secondo questi dati, la polizia, che sostiene di agire per legittima difesa, ha ucciso 1.033 persone in operazioni anti-droga dall'arrivo di Duterte al potere il 30 giugno mentre 1.894 persone sono state assassinate in circostanze inspiegabili nello stesso periodo.
Sulla violenza di questa campagna di lotta alla droga questione sono intervenute le organizzazioni per la difesa dei diritti umani denunciando esecuzioni extragiudiziarie da parte di civili incoraggiati dalla retorica presidenziale a farsi giustizia da soli
Secondo questi dati, la polizia, che sostiene di agire per legittima difesa, ha ucciso 1.033 persone in operazioni anti-droga dall'arrivo di Duterte al potere il 30 giugno mentre 1.894 persone sono state assassinate in circostanze inspiegabili nello stesso periodo.
Sulla violenza di questa campagna di lotta alla droga questione sono intervenute le organizzazioni per la difesa dei diritti umani denunciando esecuzioni extragiudiziarie da parte di civili incoraggiati dalla retorica presidenziale a farsi giustizia da soli
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