Almeno trentuno detenuti - si legge in un report di Nessuno Tocchi Caino - sono stati impiccati in Iran tra il 14 e 17 gennaio. In particolare, il 14 gennaio due prigionieri sono stati giustiziati nella prigione di Dizel Abad a Kermanshah - come riferisce la sezione iraniana di Human Rights Watch.
Sono stati identificati come: Seifollah Hosnian, 33 anni, arrestato nel 2010 per possesso di due chili e 200 grammi di crack e un chilo e 80 grammi di metanfetamina; Tofigh Bahramnejad, 31 anni, arrestato nel 2012, sempre per droga.
Sempre il 14 gennaio, almeno 14 prigionieri sono stati impiccati nel carcere centrale di Karaj per reati legati a possesso e traffico di stupefacenti. L'orgnizzazione umanitria ha identificato dieci dei giustiziati: Mohammad Soleimani, Ali Ebadi, Ali Reza Moradi, Majid Badarloo, Omid Garshasebi, Ali Yousefi, Seyed Ali Sorouri, Ebrahim Jafari, Ali Mohammad Lorestani, e Mohsen Jelokhani. Dodici di questi prigionieri erano stati posti in isolamento l’8 gennaio, in attesa di essere giustiziati.
Anche due donne tra i detenuti uccisi. Secondo un parente di uno dei giustiziati, tra i 14 messi a morte figurerebbero due donne, che erano state trasferite dal carcere di Gharchak a quello di Karaj per essere giustiziate. Non si conoscono le generalità delle due donne.
Anche due donne tra i detenuti uccisi. Secondo un parente di uno dei giustiziati, tra i 14 messi a morte figurerebbero due donne, che erano state trasferite dal carcere di Gharchak a quello di Karaj per essere giustiziate. Non si conoscono le generalità delle due donne.
Ancora il 14 gennaio, almeno cinque prigionieri sono stati impiccati nel carcere Rajai Shahr di Karaj, nel nord dell’Iran. Fonti vicine all’organizzazione Iran Human Rights hanno reso noto che i cinque erano stati riconosciuti colpevoli di omicidio e Moharebeh (guerra contro Dio). Sempre Iran Human Rights è riuscita a conoscere le generalità di quattro dei cinque giustiziati: Siamak Shafiee, Abouzar Alijani, Saeed Teymouri, e Reza Naghizadeh.
A morte anche un minorenne. Il 15 gennaio altri due prigionieri, identificati come Akbar K. e Morteza H., sono stati giustiziati nella prigione centrale di Qazvin per traffico di droga, ha annunciato Ismail Sadeqi Niaraki, procuratore della città.
A morte anche un minorenne. Il 15 gennaio altri due prigionieri, identificati come Akbar K. e Morteza H., sono stati giustiziati nella prigione centrale di Qazvin per traffico di droga, ha annunciato Ismail Sadeqi Niaraki, procuratore della città.
Il 15 gennaio Arman Bahr Asemani è stato impiccato nella prigione di Kerman insieme a un co-imputato adulto, Shams Allah R. Nato il 10 febbraio 1997, Asemani era minorenne al momento dell'omicidio del 2012 per cui lui e Allah R. sono stati arrestati. La stampa iraniana ha incentrato la notizia sul caso su Allah R., l'adulto, con nessun riferimento ad Asemani, ha riportato la HRANA.
La Fondazione Abdorrahman Boroumand ha documentato almeno 122 esecuzioni di minorenni in Iran dall'inizio del 2000. Il 16 gennaio un prigioniero è stato impiccato in pubblico nel villaggio di Bektash, nei pressi della città iraniana di Miandoab. Lo hanno reso noto fonti ufficiali iraniane, secondo cui il l’uomo era stato riconosciuto colpevole degli omicidi di cinque membri di una stessa famiglia, commessi nell’estate del 2016.
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